Megabanche con i piedi d’argilla
Una
banca è un posto dove ti prestano
un
ombrello quando c’è il sole e te lo
chiedono
indietro quando comincia a piovere.
Robert Frost
Robert Frost
Il capitalismo sull’orlo
dell’implosione
Metà settembre 2008. Il mondo è sul ciglio dell’abisso. Scoppia la grande crisi globale, la peggiore degli ultimi ottant’anni. Ne parliamo ancora perché l’apocalisse potrebbe ripetersi. Negli stessi identici termini. Un altro ≪cigno nero≫ come viene definito, secondo la teoria dell’epistemologo Nassim Nicholas Taleb, un avvenimento raro e imprevedibile che sconvolge l’ordine delle cose.
La grande crisi andava in scena sugli schermi
di oltre 300.000 terminali Bloomberg nei cinque continenti. Gli sherpa al
servizio dell’oligarchia che guida il mondo – multinazionali, banche, hedge
fund, speculatori – stavano per cambiare il destino di miliardi di persone. I
prezzi crollavano, il tremendo virus ≪tossico≫ di non liquidità e
insolvibilità che aveva attaccato le banche mondiali stava per esplodere.
Accadde il 18 settembre 2008, l’evento che
solo poche altre volte nella storia economica ebbe un simile impatto: una
eccezionale fuga di capitali dai depositi di banche americane (bank run) per un
totale di 5,5 trilioni di dollari. Lehman Brothers era fallita quattro giorni
prima, Wall Street aveva perso -30 per cento in poche settimane, e ora l’equivalente
di un terzo del Prodotto interno lordo degli Stati Uniti stava evaporando dai
depositi bancari. Niente code agli sportelli, tutto elettronico. Ancora tre ore
a quel ritmo di fuga di capitali, testimonio in seguito un deputato al
Congresso, ≪e
il capitalismo come lo conosciamo sarebbe finito≫.
L’apocalisse fu evitata perche il governo
presentò la prima bozza di un piano di salvataggio delle banche. Fu sufficiente
a fermare in extremis la fuga dagli sportelli. In quei giorni di
settembre a Washington circolavano voci assurde, l’atmosfera in cui viveva la
superpotenza sull’orlo di una Grande depressione era da stato di guerra. Alcuni
deputati (tutti repubblicani) volevano la legge marziale, un provvedimento mai
approvato in tempi moderni che prevede la sospensione dei diritti civili e la
pena di morte. Il capitalismo crollava e lo scenario di una presa di potere da
parte dei generali del Pentagono direttamente sotto il controllo della Casa
bianca diventava reale. Come in un film di Hollywood.
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