da: Lettera 43
Pensioni
militari, uscita d'oro sopra i 50 anni
Nella
riforma delle Forze Armate previsto l'85% dello stipendio per gli ultimi 10
anni. Senza lavorare.
C'è chi attende la pensione contando quanti
giorni mancano alla fatidica data e chi invece potrebbe godersi gli ultimi 10
anni di lavoro senza alzare un dito. Contando su una libera uscita davvero
dorata.
PENSIONE PIENA. Sono i militari italiani
che, secondo la riforma voluta dall'ex ministro Giampaolo Di Paola, dai 50 anni
in poi, cioè 10 anni prima del congedo, potrebbero conservare l’85% dello
stipendio senza lavorare, con tanto di pensione piena e la facoltà di fare
altri lavori (e il reddito non si cumulerebbe).
RIFORMA SCARICATA SUGLI ITALIANI. A svelare
i retroscena della riforma che mette in pratica lo slogan «meno generali, più
tecnologia», del generale Di Paola, ci ha pensato un vecchio ufficiale, ora
«consulente istituzionale», che lavora alla nuova faccia delle nostre forze
armate.
«La facciamo, sì, la riforma, ma la
scarichiamo sulle spalle degli italiani», ha
detto l'ufficiale intervistato dal
Corriere della Sera il 3 novembre. «Mi dica lei se in un Paese di esodati e
precari possiamo portare avanti un testo del genere: è uno scivolo d’oro, come
diavolo si fa a spiegarlo alla gente?».
ESENZIONE DAL SERVIZIO. Nell'intervista
l'ufficiale ha svelato i retroscena di
un comma dorato che stava attraversando zitto zitto l’ultimo guado tra Palazzo
Madama e Montecitorio. L'inghippo sta tutto negli atti del governo 32 e 33, decreti attuativi della legge 244 del 2012.
Per far 'dimagrire' le forze armate di
35 mila unità in 12 anni infatti, si è deciso di utilizzare tre canali: il
passaggio del personale ad altro ministero, il prepensionamento e, soprattutto,
l’«esenzione dal servizio», comma sesto dell’articolo 2209.
È questo il punto più controverso nella
disciplina del periodo transitorio in cui, dopo i 50 anni, si può tenere l'85%
dello stipendio senza lavorare e ottenere la pensione piena.
AL VAGLIO DEL PARLAMENTO. Questo bonus
decennale per le forze armate sta per essere inserito nel codice
dell’ordinamento militare a meno che Camera e Senato non si mettano di traverso
in modo plateale, anche se per loro è previsto solo un parere.
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