da: Il Fatto
Quotidiano
M5S
verso il Parlamento. “Copasir e commissione Vigilanza Rai? Spettano a noi”
"Siamo
il primo partito" dice Davide Bono. "Valorizzeremo il merito"
assicura Carla Ruocco, eletta alla Camera. Le priorità? "Legge sul
conflitto di interesse e legge elettorale per dare stabilità al paese temi
fondamentali che sono scritti nel nostro programma e a cui noi resteremo
fedeli"
Il palazzo da
“espugnare” è la Bastiglia ormai conquistata, con un risultato senza
precedenti: ilMovimento 5 stelle - primo partito alla Camera- si lascia
dietro Pd e Pdl. Sono 162 gli attivisti del M5S in marcia verso il Parlamento.
Riduttivo oggi parlare di antipolitica. “Abbiamo parlato alla testa e al cuore
degli italiani, non alla pancia” precisa Davide Bono che del M5S è
consigliere regionale in Piemonte e che respinge così la teoria del solito voto
di protesta. Tutti carichi e determinati gli “onorevoli”, o meglio i portavoce,
a 5 Stelle. E soprattutto preparati, fanno sapere. “Abbiamo studiato e a breve
faremo anche dei corsi di formazione“, spiega ancora Bono che poi elenca
le priorità del Movimento, come da programma: “Subito il reddito di
cittadinanza a chi è in sofferenza per non lasciare indietro nessuno. Adesso
dobbiamo cercare di salvare, più che far ripartire il paese”.
“Ogni giorno –
ricorda il consigliere regionale piemontese – chiudono mille aziende, un dato
grave dal punto di vista economico, bisogna ridare credito alle imprese e far
in modo che l’Italia riparta, non in senso di Pil, che non significa nulla,
occorre ridare speranza alle persone e lavoro”. E’ su questo che il
Movimento 5 Stelle si confronterà con le altre forze politiche, anche
dall’opposizione, è la promessa. Niente inciuci. Beppe Grillo docet:
“Il M5S non si allea, no al governassimo”. Anche se in serata fa sapere:
“Il metodo è Sicilia è meraviglioso”.
La supervisione del
programma spetterà alla rete, ai cittadini che da casa potranno dire la loro,
chiosa ancora Bono, che poi “ipoteca” Copasir (Comitato parlamentare
per la sicurezza della Repubblica) e commissione di Vigilanza Rai:
“Spettano a noi, siamo il primo partito”, a Montecitorio. “L’obiettivo è
controllare e vigilare per ridare libertà al paese – conclude Bono- e magari
fare luce sui tanti misteri d’Italia degli ultimi 40 anni”.
Di sicuro gli
attivisti del M5S, anche se di poltrone al momento non vogliono parlare,
saranno costretti a farlo e a confrontarsi con tutte le altre forze politiche.
In ballo ci sono le presidenze delle commissioni per salire su fino
ai vertici dei due rami del Parlamento e del Quirinale. Il rischio è
che in mancanza di un coordinamento chiaro tutto possa sfuggire di mano e
finire nel caos, che non è una strategia politica. Ci sono poi regole e
regolamenti da rispettare. Dire – come ha già fatto qualcuno – che i ruoli di
capigruppo di camera e senato nel M5S saranno ricoperti a rotazione, sarà pure
molto democratico ma anche poco realistico. Ecco appunto, è proprio il caos che
nel Palazzo si teme di più. E la nuova legislatura che si apre, la
diciassettesima, non nasce sotto i migliori auspici al netto appunto del
responso delle urne.
Tante teste, tante
competenze. “Valorizzeremo il merito” assicura Carla Ruocco, eletta alla Camera
in Lazio. “L’Italia è da sempre il paese dei talenti, siamo preparati e ci
sentiamo all’altezza – rivendica con orgoglio- basta con la vecchia
politica“. La road map è tracciata nel programma che viaggia sul web.
Le priorità? “Legge sul conflitto di interesse e legge elettorale per
dare stabilità al paese – afferma Ruocco- temi fondamentali che sono scritti
nel nostro programma e a cui noi resteremo fedeli, poi ovviamente i temi
economici, il reddito di cittadinanza e il taglio delle province e
dei comuni”. Questa insomma la stura immediata per far ripartire l’economia,
conclude Ruocco. Appuntamento dunque in Parlamento: pronti a “scardinare le
vecchie logiche”, garantisce Vito Crimi, neo eletto a palazzo Madama. E pure
lui rivendica: “Abbiamo studiato il diritto parlamentare, siamo preparati a
quello che è, o meglio, a quello che dovrebbe essere il Parlamento”. Quindi una
promessa che sembra anche una “minaccia”, “preparati anche astravolgere le
prassi, perché ce ne sono di anomalie, rispetto alla struttura e alla
legislazione italiana. Andremo a rivedere i regolamenti parlamentari che
sono un elemento fondamentale”, chiosa ancora Crimi. Ne vedremo delle belle
dagli anti -casta tra la casta. E c’è già chi tra i neo eletti assicura: niente
ristorante o bouvette, il pranzo sarà al sacco, in segno di discontinuità.
Altri invece, annunciano che in Parlamento ci arriveranno in bici. Comunque
andrà a finire, l’onda dei “barbari” – come qualcuno si è divertito a
sbeffeggiarli in passato- è in arrivo come uno tsunami e punta dritto
sui palazzi della politica, che saranno il primo vero banco di prova per il
Movimento 5 stelle nazionale.
Nessun commento:
Posta un commento