da: Il Fatto Quotidiano
Milano,
Grillo riempe piazza Duomo: “Arrendetevi, siete circondati”
Dopo
Torino e la "sua" Genova, il fondatore del Movimento 5 stelle vince
anche la scommessa milanese e parla di fronte a migliaia di persone. Oltre
35mila utenti seguono il comizio attraverso Youtube. Due gli obiettivi degli
strali del comico genovese: la vecchia politica e i media "collusi":
"I prossimi saranno 5 giorni di fuoco, aspettiamoci qualsiasi cosa".
Nessun accenno a Bersani che in mattinata aveva detto: "Faremo scouting
tra i grillini"
Piazza Duomo a Milano stracolma per il
comizio di Beppe Grillo. Dopo Torino e la “sua” Genova, il fondatore del Movimento
5 stelle vince anche la scommessa milanese e parla di fronte a una piazza
gremita. In streaming su YouTube lo seguono 35mila persone. Dopo la canzone del
Movimento 5 stelle (“Riconosco il bene o il male con il Grillo parlante”), il
comico sale sul palco e scandisce: “Arrendetevi! Siete circondati dal popolo
italiano”. Rivolgendosi alla ‘vecchia politica’, Grillo prosegue: “Arrendetevi e
vi prometto che non useremo violenza su di voi, vi accarezzeremo come si fa con
i malati di mente. Dovete andarvene finché siete in tempo”.
Venerdì 22 febbraio Grillo chiuderà la
campagna elettorale in piazza San Giovanni a Roma - la piazza che di
solito viene scelta dal centrosinistra per eventi simbolici e manifestazioni
- dove potrebbe a sorpresa manifestarsi Adriano Celentano, anche se
la moglie Claudia Mori ha smentito. Comunque il “Molleggiato” che più
volte ha manifestato il suo appoggio a Grillo e al suo Movimento, ha
lanciato oggi un inno contro l’astensionismo “Se non voti ti fai del
male”. Sul palco milanese sale invece il premio Nobel Dario Fo autore
insieme a Grillo e a Gianroberto Casaleggio del libro “Il grillo
canta sempre al tramonto” (edizioni Chiarelettere): ”Mi sembra di esser
tornato indietro di molti anni, alla fine della guerra mondiale quando c’era
tanta gente piena di gioia
e con la speranza di cambiare – ha detto commosso
Fo, salito sul palco del Duomo nel maggio del 2011 in occasione della vittoria
di Giuliano Pisapia alle elezioni comunali - Tutti vogliono
sapere che cosa è questa cosa straordinaria, non mollate per favore!”.
Due gli obiettivi contro i quali si scaglia
Grillo: innanzitutto “la vecchia politica” considerata “finita”,
“morta”, “senza speranza”, poi i media, ritenuti “collusi” con la prima
perché “coalizzati” contro il Movimento 5 stelle. E contro i media, il comico è
talmente diffidente da scegliere di far salire sul palco solo i giornalisti
stranieri relegando i tanto vituperati cronisti italiani il più lontano
possibile dalla scena. “Saranno cinque giorni di fuoco - premette
Grillo facendo riferimento all’ultima settimana di campagna elettorale – Sui
giornali scriveranno che sono un nazista, un pedofilo, un drogato. Ci
sottovalutano sempre, poi quando arriviamo rimangono sbigottiti. Sta finendo
un’epoca, non hanno capito. Si vogliono coalizzare e zampettano nei talk show.
Il Nano – ha detto riferendosi a Berlusconi – è andato in tv per dire che
bisogna fare politica per passione. E’ ridicolo, vi rendete conto? Stanno
vaneggiando, ma è troppo tardi. Ho fatto 70 comizi: ora però i media
giornalisti sono coalizzati per ingannare: il Tg1 sbaglia la data del voto. Il
Tgcom si rifiuta di fare panoramiche al comizio di Torino dove c’erano 70mila
persone e riprende quattro vecchietti per sminuire l’evento”.
Nessun riferimento al segretario del Pd Pier
Luigi Bersani che qualche ora prima, al forum con i lettori de Il
Corriere della Sera, aveva provocato Grillo: “Se in Parlamento ci saranno
i grillini ci sarà da fare uno scouting per capire se intendono
essere eterodiretti o parteciparesenza vincoli di mandato. Non è campagna
acquisti ma li testeremo sui fatti”. Un appello del leader democratico ai
futuri deputati e senatori del M5S perché considerino la possibilità di
“saltare il fosso” e cambiare bandiera. Ma Grillo, o non lo ritiene possibile o
preferisce non alzare il livello dello scontro dando già per scontato che
qualche eletto possa perdersi per strada. Ultimo messaggio dalla piazza di
Milano: ”Non avranno scampo, apriremo il parlamento come una scatoletta di
tonno. Arrendetevi finché siete in tempo, non vi faremo del male”.
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