Lo leggo più tonico rispetto a ieri.
Non vorrei…però….che rimanesse deluso da
Bersani. Pardon: ulteriormente deluso da Bersani.
A Michele Serra tutta la mia solidarietà.
Dopo tutto, siamo in una situazione difficile e complessa di cui entrambi abbiamo
poche responsabilità.
Beh…io meno di Michele Serra
da: la Repubblica
Il centrodestra,
padrone dell’Italia per vent’anni,
esce da queste elezioni massacrato (sei
milioni di voti in meno il Pdl, dimezzata la Lega). Voci fantascientifiche
dicono che qualcuno, nel centrosinistra frastornato
dalla mancata vittoria, cercherebbe intese
con Berlusconi nel nome di un indimostrato e indimostrabile “senso di
responsabilità nazionale”. Per giustificare un simile pateracchio, questi devoti
al suicidio politico dicono che l’Europa
ha paura di Grillo. Vero,
l’Europa ha paura di Grillo. Ma ha il terrore
di Berlusconi. Fortunatamente, da quel poco che si capisce in queste ore
caotiche, Bersani non è di
quell’avviso. Fantascienza per
fantascienza, lascia immaginare un altro scenario, improbabile, rischioso
ma – almeno – dinamico. Il centrosinistra
che parla alle Cinque Stelle, le
Cinque Stelle che accettano di parlare con il centrosinistra. Qualche punto
forte (a morte il Porcellum, tagli drastici ai costi della politica, legge sul
conflitto di interessi) gradito a entrambi gli elettorati: stiamo parlando del 55 per cento del Paese. E soprattutto la
coscienza – Bersani lo sa – che qualunque accordo con Berlusconi costerebbe al Pd altri milioni di voti. Per primo il mio.
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