Un’edizione straordinaria di ‘C’è posta per
te’, con Maria De Filippi – portatrice “sana” del modello culturale del
berlusconismo – che racconta la storia di Silvio Berlusconi che spedisce agli
italiani una lettera che pare un avviso di rimborso Imu, a quando…
da: La Stampa
Lettera
di Berlusconi agli italiani “Così vi restituiremo l’Imu”
Via
posta l’impegno del leader Pdl
Mascia
(Rivoluzione Civile): lo denuncio per voto di scambio
Che la restituzione dell’Imu sulla prima
casa sia stato il cavallo di battaglia della campagna elettorale di Silvio
Berlusconi è ormai chiaro a tutti. Ma, il Cavaliere oltre a ripeterlo in ogni
occasione pubblica e televisiva, decide di metterlo “nero su bianco” inviando
una lettera agli elettori. Già dalla busta appare chiaro chi sia il mittente ed
il contenuto. A caratteri cubitali viene riportata la scritta «Avviso
importante rimborso Imu 2012». L’iniziativa scatena le polemiche degli
avversari che all’unisono accusano l’ex capo del governo di «truffa».
La strategia di Berlusconi però è duplice.
Oltre alla lettera in cui sostanzialmente vengono fornite le istruzioni per il
rimborso dell’Imu con tanto di carattere in grassetto nella parte superiore del
foglio: «modalità e tempi per accedere nel 2013 al rimborso dell’Imu pagata nel
2012 sulla prima casa e sui terreni
e fabbricati agricoli», molti elettori
hanno trovato nella loro cassetta postale un altro plico, più corposo, inviato
sempre dal Cavaliere. Si tratta di una seconda lettera (in versione extralarge)
che riepiloga tutti gli impegni assunti dall’ex premier: dal pacchetto fiscale
fino alla modifica della Costituzione. Nella busta poi è allegata una sintesi
riassuntiva oltre allo schema, mostrato in diverse occasioni da Berlusconi in
televisione, di tutto quello che hanno fatto i suoi governo dal 2001 al
2011.
A scatenare però la reazione degli
avversari è la missiva in cui si parla solo della restituzione dei soldi della
tassa sulla prima casa. «Si tratta di una truffa peggiore del contratto con gli
italiani», accusa Anna Finocchiaro capogruppo dei senatori Pd mentre il suo
vice Luigi Zanda rincara la dose «è un imbroglio diretto a ingannare gli
italiani onesti e in buona fede». Sul filo dell’ironia il commento di Pier
Ferdinando Casini che invita gli elettori a non «perdere tempo a rispedirla al
mittente: lui - dice parlando di Berlusconi - ricicla le promesse, voi
riciclate la carta».
Pronto alla denuncia è invece il blogger
Gianfranco Mascia, candidato alle regionali del Lazio nelle liste di
Rivoluzione Civile: «Domani mattina alle 12 - avverte - presenterò alla Procura
della Repubblica di Roma un esposto per chiedere l’eventuale verifica di voto
di scambio». Sulla stessa linea anche il leader di Rc Antonio Ingroia:
«Berlusconi - osserva - commette due reati violando la legge elettorale del
1957. Oltre a violare la privacy dei cittadini».
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