Le
classifiche di Billboard cambiano
I tempi cambiano, le classifiche di
Billboard pure. Da questa settimana per stabilire il successo di un brano
Billboard terrà conto non solo delle vendite dei cd, dei download, o della
programmazione radiofonica, o degli stream su Spotify, ma anche delle
visualizzazioni su YouTube. “L’idea che il successo di una canzone sia dato dalle
vendite è ormai vecchia di due o tre anni”, hanno detto i responsabili di
Billboard, “il mercato della musica è cambiato e ci sono molti modi diversi in
cui una canzone si trasforma in un successo, e molti modi diversi in cui
l’industria può beneficiare da questi successi”.
Non c’è dubbio che la scelta sia giusta, i
singoli oggi vendono “fisicamente” quasi nulla, il mercato è fatto di download
ma, da tempo, moltissimi consumatori di musica non scaricano nemmeno i brani,
li guardano e li ascoltano quando vogliono attraverso YouTube che, come molti
dei frequentatori di questo blog sanno perché lo ripetiamo da tempo, è
diventato per molte persone la principale fonte di informazione e ascolto
musicale.
Oltretutto YouTube contiene molto di più di quello che l’industria musicale
propone, ci sono brani e video totalmente autoprodotti che riescono ad ottenere
successi notevoli e che, fino a ieri, non erano nemmeno lontanamente
considerati dalle classifiche. La scelta di Billboard è stata saggia e segna,
in maniera decisa, lo spostamento, la rivoluzione, il cambiamento radicale
imposto da Internet al mercato della musica. Mercato che ancora deve capire
bene come ristrutturarsi, ma che non può più permettersi di essere miope o
cieco come è stato negli anni precedenti.
Accadrà anche in Italia? Magari, sarebbe
saggio e sensato, i singoli prodotti dalla scena rap italiana, tanto per fare
un esempio piccolo e semplice, comparirebbero rapidamente nelle classifiche,
mentre oggi dovendosi basare solo sulle vendite, spesso non ci sono. La musica
viene consumata oggi in molte maniere diverse, il successo degli album o dei
singoli in download non corrisponde al successo vero di un artista. Se le cose
cambiassero anche da noi non sarebbe certo un male.
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