martedì 26 febbraio 2013

Elezioni 2013, pantomima: vincitori e vinti


Gli zerbinati di Berlusconi: tg e talk Mediaset,  carta stampata (Giornale e Libero), si stanno gonfiando asserendo che il loro “padrone” ha fatto il miracolo. Non è morto.
Le tv e la carta stampata opposta a Berlusconi è in preda all’”analisi” e si sta già esercitando sui possibili accordi tra Bersani e il vecchio nano puttaniere incapace di governare per gli interessi del paese.

Purtroppo, sia i giornalisti dei tg e dei talk – in primis quelli di La7 – sono ormai un tutt’uno con la classe politica standard. Autoreferenziali e referenziali, il risultato del Movimento 5 Stelle gli fa sobbalzare i neuroni (?!) nei meandri della scatola cranica. Questi “autorevoli” giornalisti, tra i quali - va detto – c’è anche gente che, mediamente, sa porre qualche domanda e trarre qualche conclusione, è lì a chiedere ai parlamentari eletti nel Movimento 5 Stelle: ma per voi Bersani e Berlusconi sono uguali? E questi, pacatamente ed educatamente, non gli rispondono: come al solito non avete capito un cazzo e fate domande del medesimo materiale bensì: “scegliamo, decidiamo, in base alle idee, alle proposte concrete”.
Dei marziani.

Una stampa che è logicamente un tutt’uno con il politichese, che vive con questa classe politica che da anni non sta costruendo ma distruggendo, che finge di criticarli ma in realtà li mantiene in vita nei talk e nei giornali per  autoalimentarsi, non può fare informazione.
Se lo facesse, baderebbe ai numeri. Per stabilire chi ha vinto e chi ha perso si devono leggere i dati delle elezioni del 24 e 25 febbraio e confrontarli con quelli del 13 e 14 aprile 2008.
Se facessero questo elementare esercizio, anziché impegnarsi in analisi non avendo le caratteristiche mentali per affrontare il perché dell’evento elettorale Grillo & C, scoprirerebbero che Silvio Berlusconi ha perso.

Scoprirebbero che Bersani ha perso. Non rispetto ai sondaggi. Rispetto ai dati reali del voto degli italiani.
Sarebbe il caso che – tranne poche eccezioni – la stampa cosiddetta professionista (tv, quotidiani, siti web) se ne andasse a casa. Se non sono in grado di fare informazione, cambiassero mestiere.
Oddio…Sto “attentando” alla libertà di stampa. Beh…loro stanno attentando da anni al mio diritto di informazione.
E poi…non ci sono tra questi i fautori del merito? Se uno non sa fare il giornalista, facesse altro.

E adesso…bando alle ciance. Nel prossimo post la tabella con i dati percentuali del 2013 e del 2008 relativamente ai partiti principali.

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