Gli zerbinati di Berlusconi: tg e talk Mediaset,
carta stampata (Giornale e Libero), si
stanno gonfiando asserendo che il loro “padrone” ha fatto il miracolo. Non è
morto.
Le tv e la carta stampata opposta a
Berlusconi è in preda all’”analisi” e si sta già esercitando sui possibili
accordi tra Bersani e il vecchio nano puttaniere incapace di governare per gli
interessi del paese.
Purtroppo, sia i giornalisti dei tg e dei
talk – in primis quelli di La7 – sono ormai un tutt’uno con la classe politica
standard. Autoreferenziali e referenziali, il risultato del Movimento 5 Stelle
gli fa sobbalzare i neuroni (?!) nei meandri della scatola cranica. Questi “autorevoli”
giornalisti, tra i quali - va detto – c’è anche gente che, mediamente, sa porre
qualche domanda e trarre qualche conclusione, è lì a chiedere ai parlamentari
eletti nel Movimento 5 Stelle: ma per voi
Bersani e Berlusconi sono uguali? E questi, pacatamente ed educatamente,
non gli rispondono: come al solito non avete capito un cazzo e fate domande del
medesimo materiale bensì: “scegliamo,
decidiamo, in base alle idee, alle proposte concrete”.
Dei marziani.
Una stampa che è logicamente un tutt’uno
con il politichese, che vive con questa classe politica che da anni non sta
costruendo ma distruggendo, che finge di criticarli ma in realtà li mantiene in
vita nei talk e nei giornali per autoalimentarsi, non può fare informazione.
Se lo facesse, baderebbe ai numeri. Per stabilire chi ha vinto e chi ha perso si
devono leggere i dati delle elezioni del
24 e 25 febbraio e confrontarli con quelli del 13 e 14 aprile 2008.
Se facessero questo elementare esercizio, anziché
impegnarsi in analisi non avendo le caratteristiche mentali per affrontare il perché
dell’evento elettorale Grillo & C, scoprirerebbero che Silvio Berlusconi ha perso.
Scoprirebbero che Bersani ha perso. Non
rispetto ai sondaggi. Rispetto ai dati reali del voto degli italiani.
Sarebbe il caso che – tranne poche
eccezioni – la stampa cosiddetta professionista (tv, quotidiani, siti web) se
ne andasse a casa. Se non sono in grado di fare informazione, cambiassero
mestiere.
Oddio…Sto “attentando” alla libertà di
stampa. Beh…loro stanno attentando da anni al mio diritto di informazione.
E poi…non ci sono tra questi i fautori del
merito? Se uno non sa fare il giornalista, facesse altro.
E adesso…bando alle ciance. Nel prossimo
post la tabella con i dati percentuali del 2013 e del 2008 relativamente ai
partiti principali.
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