mercoledì 27 febbraio 2013

Andrea Vitali: Zia Antonia sapeva di menta


Dalla quarta di copertina:

Ingredienti:
Una testa d’aglio: perché è un forte odore d’aglio nella stanza di zia Antonia a insospettire Ernesto Cervicati.

Due scatole di mentine: quelle di cui è ghiotta zia Antonia.
Quel suo aroma di menta, che ti accarezzava ogni volta in un fresco abbraccio, è un ricordo tenero e indimenticabile.

La pentola del minestrone: è la saporita cena delle anziane ospiti della Casa di Riposo di Bellano, dove ora vive zia Antonia.

Un tubetto di vegetallumina: perché con l’età, lo sappiamo, i dolori…
E la vegetallumina è un toccasana.

Due fratelli rivali: Ernesto e Antonio Cervicati: il primo si occupa da sempre della zia, il secondo ha preferito Augusta Peretti, trentacinquenne ossigenata, nonché figlia di salumiere.

Suor Speranza: guida la casa di riposo bellanese con piglio militaresco. Le basta uno sguardo per zittire ospiti e visitatori.

La filiale della Banca del Credito Orobico: custodisce i risparmi di zia Antonia.

Il dottor Fastelli: medico gioviale ma di grande sensibilità.

Zia Antonia: profuma di menta. C’è altro da aggiungere? 

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