da: Il Fatto Quotidiano
Fiat,
Passera: “La mossa su Pomigliano non mi è piaciuta”
Il
ministro dello Sviluppo economico a Skytg24: "E' un'azienda libera e se la
vedono al loro interno. Certamente è una buona notizia che Fiat abbia
confermato di non volere chiudere impianti in Italia. Faremo il possibile
perché siano attivi e produttivi e non quasi fermi come sono oggi"
La
decisione di Fiat di mettere in mobilità 19 operai di Pomigliano per riassumere
i licenziati “Fiom” criticata con forza dai sindacati non è piaciuta
neanche al governo. O almeno a uno dei ministri chiave dell’esecutivo di Mario
Monti. ”Non entro nel merito di decisioni interne, ma non mi è piaciuta la
mossa che è stata fatta” dice il ministro dello Sviluppo economico, Corrado
Passera, commentando a Sky tg24 la decisione del gruppo di Torino. “Un’azienda
libera e se la vedono al loro interno. Certamente – aggiunge l’ex ad di Banca
Intesa – è una buona notizia che Fiat abbia confermato di non volere chiudere
impianti in Italia”. Poi un impegno, quasi una promessa: “Faremo il possibile
perché siano attivi e produttivi e non quasi fermi come sono oggi”. Il tavolo
di lavoro per potenziare l’export “va proprio nella direzione di rendere
più competitivi gli impianti manifatturieri”.
Oggi l’amministrare delegato,
Sergio Marchionne, in una lunga intervista al Corriere della Sera ha affermato
che la casa automobilista di Torino continuerà a investire in Italia.
Certo è che il gruppo rispetto alla fabbrica in Campania aveva già detto che
“la sua attuale struttura è sovradimensionata rispetto alla domanda del mercato
italiano ed europeo da mesi in forte flessione”. E proprio per questo si era
fatto ricorso alla cassa integrazione. Ma per i sindacati la decisione post
sentenza è sembrata una vendetta, una ritorsione nei confronti dei
lavoratori.
Secondo il ministro, più in generale, per
la crescita “si cominciano a vedere alcuni elementi positivi” tuttavia
“aspettiamo di vedere che si consolidino certi fenomeni. I mercati si aspettano
un’Italia che dia continuità agli impegni che in questi mesi ha dimostrato di
saper mantenere”. E poi “ci aspettiamo un bel colpo di reni per giustificare
l’importo importante” (1,6 miliardi stanziatoi nella legge di stabilità)
chiude Passera che sollecita le parti sociali perché raggiungano un accordo
sulla produttività.
Nessun commento:
Posta un commento