giovedì 2 febbraio 2012

Mario Monti, i giovani e la “monotonia del posto fisso”


Mario Monti«I giovani devono abituarsi all'idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita. E poi, diciamolo, che monotonia. E' bello cambiare e accettare delle sfide».

Frase dell’organo sessuale maschile.
Un posto fisso per tutta la vita è monotono? No. Un posto fisso può essere monotono. Non “è” monotono. Dipende dal posto.
Ma se fosse vero ciò che asserisce il presidente del consiglio Monti, cambiare posto di lavoro sarebbe opportuno. Salutare.
C’è solo un piccolo particolare, che qualcuno dovrebbe comunicare a Monti: non c’è mercato del lavoro. Ergo: è già tanto se ne trovi uno decente e ti tieni la monotonia.

Anziché fare la politica per i Mercati, per riattrarre i Fondi Comuni d’Investimento e i capitali esteri a investire – alle loro condizioni -  in Italia (se ne sono andati ormai da due anni perché il “liberista” Berlusconi era un incapace), Monti pensasse a riprogettare criteri e regole nel rapporto tra lavoratori e aziende. Perché quando i capitali torneranno, l’effetto non sarà la crescita occupazionale e la rimozione della monotonia del posto fisso, bensì il profitto per pochi. Solo un limitato numero di soggetti imprenditoriali potrebbe, al riaffacciarsi dei Mercati nel nostro mercato imprenditoriale, beneficiare di entrate di bilancio.
Ma se il profitto non sarà reinvestito, non si determinerà quel cambiamento nel mondo del lavoro del quale abbiamo bisogno da sempre. Dalla prima alla seconda repubblica.
Ah…già. Monti è un liberista (?!). Un liberale (?!). Un non so che. In Italia manca sempre un modello alternativo e una classe politica che sappia pensare ad attuare concretamente una giustizia sociale.

Il professor Monti – da liberista che rifiuta di essere definito il presidente di “poteri forti” – impari dai tedeschi.
Se nuovi capitali dovessero arrivare in Italia, copiamo il modello imprese-lavoratori della Germania. I lavoratori diventano parte dell’azionariato. Solo in questo modo, potranno partecipare alle strategie industriali e condividere utili o perdite.
Dal professor Monti che si risente per essere definito uno della “cricca dei poteri forti” mi aspetterei qualche idea concreta e “moderna”, “innovativa”, anziché queste battute del cazzo.
Anche se…la cosa non mi stupisce. Ho sempre avuto – per motivi professionali  - una “scarsa” considerazione dei bocconiani. Piuttosto monotoni, ripetitivi, con percentuale di difetti nello svolgimento del lavoro superiore a quello di diplomati e laureati in altre università. Sarò stata sfortunata. 

Beh…più loro, che hanno incontrato me sulla loro strada. Certamente, non possono dire che il nostro rapporto di lavoro sia stato monotono 

3 commenti:

  1. Pinkkk...ma dico...la precarietà,il non avere certezza sul futuro,non avere un centesimo in tasca,e vedere i tuoi debiti lievitare giorno dopo giorno... vedere la tua dignità messa sotto i piedi dal primo cretino di turno...
    ma dico.... Pinkkk,questa si che è goduria... Egregio Presidente del Consiglio...EVVIVA LA MONOTONIAAAA
    BACI TETA

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  2. TETA!..ciao!...
    voglio sperare che tu abbia letto il post che ti ho dedicato!!..ahahah
    UN BACIONE!!

    http://taccuinodiunamarziana.blogspot.com/2012/01/per-teta-e-poche-altre-uomini-e-donne.html

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