1° febbraio 2012
Mario Monti, presidente del Consiglio: «I giovani devono
abituarsi all'idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita.
E poi, diciamolo, che monotonia. E' bello cambiare e accettare delle
sfide».
6 febbraio 2012
Anna Maria Cancellieri, ministro dell’Interno:
«Noi italiani siamo fermi al posto fisso nella stessa città, di fianco a mamma
e papà».
Elsa Fornero, ministro del Lavoro e delle Politiche
Sociali con delega alle Pari Opportunità: «Non si può promettere un posto
fisso, chi oggi lo promette promette facili illusioni».
Mario Monti: «Mi sfugge quale potrebbe essere la
ragione o l'intento da parte del governo di esasperare alcunchè in generale e,
in particolare, in una materia così sensibile e socialmente cruciale come il
mercato del lavoro».
Il posto di lavoro
vicino a mamma è comodo perché così si ha poca strada da fare (con la macchina,
con il cavallo di San Francesco non si muove più nessuno) per portare la
biancheria sporca da lavare. Se invece si vive ancora in casa con mammà e papà
è comodo perché si arriva a casuccia prima e si trova tutto pronto.
Detto questo, la
Cancellieri provi a pensare – se ce la fa – che questo vale per molti
maschietti italiani indipendentemente dal fatto che il posto di lavoro che
hanno sia fisso o precario. Anzi…più è precario, più ci si avvale di diversi “aiuti”
da mamma e papà.
Con colui che
governa (Mario Monti) per conto dei capitali esteri che vogliono ritornare in
un’Italia cinesizzata, concordo su un punto. Anche a me “sfugge” quale potrebbe
essere la ragione o l’intento di un governo di esasperare.
Sarà “colpa della
stampa”.
Pertanto, mi
permetto di consigliare ad alcuni suoi ministri una visitina da mamma e papà –
anche al cimitero, qualora lì fossero collocati – per sottrarsi alle solite
domande su ciò che il governo sta approntando in materia di riforma del lavoro.
L’alternativa è
imparare a parlare. Si fa prima ad andare a trovare mammà e papà…
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