Il
problema è che la crescita culturale è condannata a incontrare gli stessi
ostacoli della crescita economica.
Così
come quest’ultima non può sfruttare all’infinito le risorse fossili e minerarie
del pianeta senza, alla lunga, distruggere i propri presupposti materiali, la
crescita culturale del capitalismo (che i liberali di sinistra venerano con il
nome darwiniano di evoluzione dei costumi), non può sfruttare all’infinito il
tesoro antropologico accumulato dalle generazioni precedenti (e in primo luogo
la vecchia logica del dono e i suoi sviluppi etici successivi) senza
compromettere, a partire da una certa soglia di modernizzazione, le condizioni
stesse della sopravvivenza morale dell’umanità.
Jean-Claude Michèa, Le Complexe d’Orphèe
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Saggistica
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