lunedì 10 giugno 2013

Elezioni amministrative: Marino (Pd) sindaco di Roma, record astensione


da: TMNews

Ballottaggi, en plein Pd. Marino trionfa a Roma, record astensione
Affondano Pdl e Lega, a Treviso finisce l'era dello "sceriffo" Gentilini. Grillo vince a Pomezia

Pochi al voto, con un'affluenza definitiva ferma al 48,5%, centrosinistra che realizza l'en plein e trionfa a Roma con Ignazio Marino che arriva al 63,9% mentre il sindaco uscente Gianni Alemanno si ferma al 36%, e centrodestra che riflette sull'assenza dell'effetto-Berlusconi. Il Pd strappa i sindaci della Capitale, di Viterbo, Imperia, Brescia, Iglesias, Treviso e conferma quelli di Avellino, Lodi, Sondrio, Ancona, Isernia, Barletta, Massa, Pisa, Siena e Vicenza. 

L'obiettivo è "far rinascere Roma". Roma "deve riprendersi il ruolo internazionale che le spetta" ha detto il neo-sindaco Marino nel suo primo intervento. Bisogna "lavorare non sulla base delle ideologia, ma delle idealità. Riunire le forze, la passione le intelligenze di tutte le persone straordinarie che ho incontrato in questi mesi in ogni municipio. Ognuno può parteciapre alla rinascita di questa città". "Stasera non vado in Campidoglio - ha aggiunto- è il palazzo che rappresenta la capitale, ha una sua sacralità e i cambi di consegne
devono avvenire in maniera formale come quel palazzo e quella storia merita". "Nel centrosinistra abbiamo avuto risultati straordinari - ha proseguito - ma questa è la Capitale e da qui dobbiamo riacquisire un luogo di guida morale per il Paese". "L'impegno più grande in questo momento lo sento per i romani che non si sono recati alle urne perché disillusi dalla classe dirigente del nostro Paese: raggiungeremo il nostro obiettivo solo se riusciremo a coinvolgere chi pensa che la politica non sa fare e che si occupa solo di privilegi e poltrone. Dobbiamo dimostrare che la politica è servizio e sono sicuro che lo sapremo fare", ha concluso Marino.

Il sindaco uscente Gianni Alemanno ha ammesso la sconfitta e ha commentato il risultato elettorale. "Ho appena telefonato a Ignazio Marino per fare le congratulazioni e per mettermi a disposizioni per un ordinato passaggio di consegne in Campidoglio. Massima lealtà e correttezza istituzionali. Il risultato è netto, e c'è stata l'influenza dell'astensionismo forte" ha detto. E sull'esito del voto in generale Alemanno ha detto: "Al di là del risultato di Roma, purtroppo il dato complessivo del centrodestra non è stato positivo: dobbiamo fare una riflessione ampia, su Roma e ovviamente a livello nazionale per comprendere quali risposte dare rispetto a un distacco dalla politica quando siamo di fronte alle amministrative".

A Pomezia a diventare sindaco è Fabio Fucci che 'sbanca' con il 63,9% ribaltando il risultato del primo turno che vedeva in vantaggio di quasi dieci punti il candidato del centrosinistra Omero Schiumarini, ora confinato al 36%. In Sardegna, Mario Puddu è stato eletto con il 68%. Nei sedici capoluoghi di provincia è il Pd a conquistare tutte le poltrone (nella tornata precedente finì 10 a 10). A cominciare dal Campidoglio dove l'outsider Ignazio Marino, chirurgo, ex senatore del Pd e voce critica e minoritaria, nel partito, per la sua contrarietà al governo delle larghe intese e per l'appoggio a Rodotà al Colle, arriva al 63,9%. Il sindaco uscente Gianni Alemanno si ferma al 36%.

Rappresentano, poi, una "batosta" per la Lega Nord - come la definisce Matteo Salvini aggiungendo che però "talvolta può fare bene" - i casi di Brescia e Treviso. Nella città lombarda Emilio Del Bono batte con il 56,5% il sindaco uscente Adriano Parodi che si ferma al 43,4%. A Treviso finisce il ventennio del Carroccio e Giovanni Manildo con il 55,5% sconfigge lo "sceriffo" Giancarlo Gentilini che raccoglie il 44,5%. "Finisce la mia era - commenta brusco- e con me la Lega e il Pdl: la coalizione non mi ha sostenuto".

Il centrosinistra tiene anche a Siena ma il dato politico è evidente: per la prima volta da vent'anni nella città del Palio la sinistra è costretta al ballottaggio e il centrodestra accorcia di molto le distanze. Bruno Valentini è il nuovo sindaco della città toscana con il 52%, Eugenio Neri lo marca stretto ma si ferma al 48%. Leonardo Michelini con il 62,8% espugna Viterbo, storica roccaforte del centrodestra, battendo il sindaco uscente Giulio Marini che non supera il 37,1%. Stesso ragionamento per Imperia, 'feudo' dell'ex ministro Claudio Scajola, dove il nuovo sindaco è Carlo Capacci, sostenuto da Pd e tre liste civiche, che vanta il record di oltre il 76% dei voti, mentre il candidato del Pdl Erminio Annoni si ferma al 23,8%. E a Barletta diventa Sindaco Pasquale Cascella, portavoce del Quirinale nel primo settennato di Giorgio Napolitano.

Nessun commento:

Posta un commento