se 'sta roba la facesse il Pd il 'Fatto Quotidiano" metterebbe processo tra virgolette?!
da:
Il Fatto Quotidiano
M5S, “processo” alla
senatrice Gambaro
L’espulsione nelle mani
del web
Passata
con 79 voti la proposta di Crimi, secondo cui saranno i militanti a scegliere
online. 42 gli eletti contrari, 9 gli astenuti. Prima dell'incontro, il
confronto a Palazzo Madama. Lei: "Io voglio continuare a lavorare con voi.
Ma Vito ha pubblicato sul blog un mio sms. Ha perso la mia fiducia. Beppe? Lo
stimo, ma deve cambiare i toni". A rischio anche la deputata Pinna
Sarà la Rete a decidere la sorte della
senatrice Gambaro. 79 degli eletti 5 Stelle hanno votato a favore, in 42 hanno
detto no, mentre sono 9 gli astenuti. Nessuna diretta streaming
dell’assemblea. Dopo aver trasmesso online il confronto tra i senatori e la
dissidente che in un’intervista a SkyTg24ha accusato Beppe Grillo e i suoi
metodi comunicativi del flop alle elezioni amministrative, i parlamentari
5 Stelle hanno deciso di prendere a porte chiuse la decisione
sull’espulsione. Alla fine è passata, a larghissima maggioranza, la
proposta di Vito Crimi: saranno gli iscritti del movimento, tramite il
sito, a scegliere se la senatrice deve essere espulsa. Ma intanto una nuova
richiesta di espulsione pende sulla testa della deputata cagliaritana Paola
Pinna.
L’ha firmata il collega Andrea Colletti dopo che la Pinna
aveva rilasciato un’intervista a La Stampa. E in serata ha rincarato, in
un’altra intervista a Piazzapulita su La7: «C’è un clima da psicopolizia. Se
non sei d’accordo, dicono che è per i soldi o perché sei del Pd: ti
delegittimano».
Durante la giornata il clima è stato teso,
tra annunci di scissioni poi smentite e criticità da affrontare. Dopo quasi due
ore di discussione, la senatrice è uscita dall’Assemblea a votazione ancora in
corso, confermando il suo no alle dimissioni. Secondo alcune
indiscrezioni, Gambaro avrebbe letto un intervento all’inizio dell’incontro
dove si è detta dispiaciuta dell’accaduto, ma non ha chiesto scusa.
“Attenderò il giudizio dell’assemblea e lo accetterò rimanendo nelle mie
opinioni e con la speranza che il mio gesto possa essere servito a far muovere
il cambiamento verso una linea più democratica”, ha detto la senatrice. Proprio
la scelta di andarse avrebbe influito sulla decisione di affidare il giudizio
finale al Web. “Vito Crimi ha avviato la procedura di espulsione e
altri si sono già associati”, ha dichiarato il deputato Andrea Colletti in
una pausa.
Prima dell’incontro si era svolto un faccia
a faccia tra i colleghi di Palazzo Madama, durante il quale la grillina ha
dovuto rispondere a numerose domande. “A Beppe siamo tutti riconoscenti”,
si è giustificata Gambaro, “però i toni si devono cambiare. Ci sono stati modi
di comunicare prima delle elezioni, in campagna elettorale, che sono andati
benissimo. Dopo però, ora che noi siamo dentro le istituzioni, qualcosa deve
cambiare. Non mi sono mai sognata di mettermi al suo stesso livello. Io Beppe
lo stimo molto e penso che sia una persona eccezionale. L’ho chiamato nei
giorni scorsi, ma non mi ha risposto. Io ho espresso disagio ma il mio lavoro
qui sono contenta di farlo. Il mio disagio è verso l’esterno”. Nessuna
intenzione di dimettersi prima del tempo, ma non evita un attacco a Vito
Crimi: “Nessuno parla delle reazioni che ci sono state sul blog” spiega la
senatrice “critica”, “con tre post in un giorno di una violenza incredibile.
Vorrei sapere da Vito Crimi perché è stato pubblicato sul blog un mio sms che
ho inviato personalmente. Il mio rapporto di fiducia nei tuoi confronti non c’è
più, Vito”.
A esprimersi in sua difesa sono stati in
molti, tra questi Elisa Bulgarelli, Michela Montevecchi, Maria Mussini,
Maurizio Romani, Luis Orellana e Giuseppe Vacciano. Tra i sostenitori della
Gambaro anche il senatore Francesco Campanella che ha detto: “Una
manifestazione d’opinione non è una violazione del codice. Ritengo che sia
fondamentale per tutti, ad ogni errore, rialzarsi e crescere insieme. C’è
bisogno di lei per il lavoro nel gruppo”. Radicale invece Rosetta Blundo che
chiede le scuse in diretta streaming: “Il Movimento”, ha detto, “è fatto di tre
gambe: una Beppe, l’altra gli attivisti e la terza siamo noi. Ho visto soffrire
accanto a me tutti voi per questo motivo. Adele deve avere la forza e la voglia
di chiedere scusa e perdono per aver messo in discussione questa struttura.
Perché non facciamo farci del male l’un l’altro. Deve fare una telefonata
a Beppe e chiedere scusa in diretta”.
Vito Crimi è intervenuto poco prima di
lasciare la sala: “Noi non votiamo nessuna espulsione, sia chiaro. Noi votiamo
di rimettere alla rete la decisione. Io non ho detto che chi non vota va
contro i principi del Movimento. Mai detto questo. Se come gruppo non ci
rimettiamo alle decisione della rete, falliamo come gruppo”. Conclude il
processo il nuovo capogruppo Nicola Morra: “Lo sforzo era per chiarire e
crescere”, ha detto il neo capogruppo al Senato, “Questi sono stati tra i
giorni più brutti della mia vita per una serie di eventi per cui non ritengo di
essere stato causa. Io li ho subiti. Se ho sbagliato però sottopongo il
giudizio su mio operato in rete. Nessuno si azzardi a fomentare minacce sulla
rete o in altro modo, che possano provocare atti fisici, altrimenti è fuori dal
Movimento. Adele ha sbagliato, ma non per questo perderà mai il mio
rispetto. Anche se a mio avviso ha fatto errori ripetuti”.
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