Almeno
tre ore prima (post personale)
Cerco di usare il più raramente possibile
questo spazio per cose davvero personali. L’ultima volta, credo, l’ho fatto per la nascita di mia
figlia Emma, tre anni fa.
Rifaccio eccezione, ora, per pubblicare qui sotto la lettera che ha scritto mio figlio Gabriele per il mio matrimonio, venerdì scorso, e che il mio amico Luca Sappino (il celebrante, nell’occasione) ha letto nella saletta di Caracalla, tirandomi un bel pugno nello stomaco dato che non ne sapevo nulla.
Lo faccio per condividere, è ovvio. Ma
forse perché può essere utile anche a qualcun altro, oltre che a me.
Gabriele ha 12 anni, appena compiuti. La
pubblicazione avviene con il suo permesso.
_____________
Caro
papà,
all’inizio
non avevo nessuna idea di cosa scrivere, tutto quello che devo dirti lo faccio
già a parole durante le nostre lunghe chiacchierate, ma alla fine spero di
essere riuscito a comporre qualcosa di decente.
So
che per te questi sono stati tempi duri, d’altro canto con la crisi che
imperversa. Ma alla fine non credo che dobbiamo attribuire a Monti anche il tuo
stress, provocato probabilmente dal lavoro continuo e troppo frequente.
Forse
tutti di questi tempi dovrebbero concedersi qualche giorno di riposo, tu non ti
concedi un attimo per stare tranquillo. L’anno scorso ti saresti tagliato un
braccio solo per poter fare un pisolino di un ‘ora.
Quando
ti dico che dovresti lavorare un po di meno (anche se so che non è proprio una
cosa semplice) tu mi rispondi che senza il lavoro non avremmo i soldi per
comprare tutti i videogame e le cose a cui quando posso sto attaccato dalla
mattina alla sera, ma papà, io darei via tutto subito per poterti far tornare a
casa almeno tre ore prima al giorno, tanto quelle sono solo cose materiali,
solo oggetti che servono a far passare il tempo e che possono essere sostituiti
da un momento all’altro, mentre il tuo amore è astratto anche se si sente
tantissimo e mentre la memoria della play station ha sempre un limite anche se
gli metti 100 schede sd quello che mi dai tu non ha limiti ed è incalcolabile e
spero che quando sarà grande anche Emma lo capirà perché per quanto riguarda
lei è la stessa cosa.
Ma
adesso il tuo cuore deve moltiplicarsi ancora una volta (e sinceramente spero
proprio che sia l’ultima altrimenti potrei non farcela, dico sul serio).
Comunque
credo che il mondo possa resistere per qualche giorno senza le tue perle di
saggezza sotto forma di articoli dell’Espresso. Ma io resisterò alla luna di
miele? Da una parte spero che duri molto così potrai passare del tempo da solo
con Patrizia come quando siete andati insieme sul Mar Rosso, dall’altra spero però
che non duri troppo. Quando uno vuole fare fare qualcosa tutti dicono che si ha
tutta la vita davanti per farlo, ma io penso che alla fine la vita duri poco,
se non credi nel buddismo e nella nuova vita, e allora vada vissuta minuto per
minuto con le persone a cui si vuole bene o con quelle che hanno buone
possibilità potrebbero entrare in questo gruppo privilegiato.
Quindi
affrettati, vai via da questa città corrotta e vivi magnifiche esperienze con
la donna che ami e i tuoi figli prima che cominci a farti male la schiena.
Ti
voglio bene.
Il tuo Gabriele
Nessun commento:
Posta un commento