mercoledì 19 giugno 2013

Se la crisi economica riduce i costi: mare, stabilimenti low cost

Altra specie che nell’era del modello del berlusconismo (tutto e subito, senza impegno e una proporzionata fatica) si è arricchita: i gestori degli stabilimenti balneari.

In realtà, i loro introti, soprattutto in alcune località italiane del nord, erano già in fase calante prima del 2008 a causa della concorrenza dei villaggi dove il costo è tutto compreso. La vacanza al mare con costo dell’albergo e quello della spiaggia a parte è roba da boom fine anni cinquanta o da italiani dal reddito elevato, derivante spesso e volentieri dal “risparmio in tasse”, vale a dire: faccio i soldi evadendo e poi vado a Forte di Marmi a farmi pelare da altri che…evadono il fisco.
Deve trattarsi di solidarietà di categoria.

E non mi si venga a raccontare la balla, che suona presa per il culo,
che uno deve vivere tutto l’anno con i tre mesi di entrate dello stabilimento balneare quando è noto a chiunque abbia anche un solo neurone funzionante che, piegata la sdraio, chiuso l’ombrellone, si passa quasi sempre ad altro “lavoro stagionale”. In nero, ovviamente. 

Nessun commento:

Posta un commento