Altra specie che
nell’era del modello del berlusconismo (tutto e subito, senza impegno e una
proporzionata fatica) si è arricchita: i gestori degli stabilimenti balneari.
In realtà, i loro
introti, soprattutto in alcune località italiane del nord, erano già in fase
calante prima del 2008 a causa della concorrenza dei villaggi dove il costo è
tutto compreso. La vacanza al mare con costo dell’albergo e quello della
spiaggia a parte è roba da boom fine anni cinquanta o da italiani dal reddito elevato, derivante spesso e volentieri dal “risparmio in tasse”, vale a dire:
faccio i soldi evadendo e poi vado a Forte di Marmi a farmi pelare da altri
che…evadono il fisco.
Deve trattarsi di
solidarietà di categoria.
E non mi si venga a
raccontare la balla, che suona presa per il culo,
che uno deve vivere tutto l’anno
con i tre mesi di entrate dello stabilimento balneare quando è noto a chiunque
abbia anche un solo neurone funzionante che, piegata la sdraio, chiuso l’ombrellone,
si passa quasi sempre ad altro “lavoro stagionale”. In nero, ovviamente.
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