martedì 4 giugno 2013

Aldo Grasso, A fil di rete: “Estate da brivido con Top Crime”

da: Corriere della Sera

Parte in chiaro, e in doppia lingua, il nuovo canale Mediaset: promette serie in prima visione e grandi titoli

Non c'è pace sul digitale terrestre. Al termine di una stagione sottotono per la tv generalista, e in attesa di un'estate che ancora di più mostrerà i segni della crisi, la battaglia tra i grandi gruppi editoriali della tv italiana si sposta nei più vasti spazi digitali, in un fermento di brand e offerte che rischiano però troppo spesso di essere solo bandierine segnaposto (i contenuti, si spera, seguiranno). E così, dall'1 giugno, sulle ceneri delle televendite di For You, al canale 39, è partito un nuovo canale Mediaset: Top Crime.
Il nome della rete non è certo originale (sulla tv a pagamento possiamo trovare il capostipite Fox Crime e la «cugina» Premium Crime), ma ha il pregio di indicare con chiarezza due elementi. Primo, il tipo di contenuti che si possono trovare sul canale: telefilm polizieschi, giudiziari e di azione trasmessi lungo tutta la giornata, più qualche film dello stesso genere (compreso un sempreverde Hitchcock!) nelle serate tematiche del mercoledì. Secondo, l'ambizione di diventare il punto di riferimento privilegiato per gli amanti del genere crime, dando battaglia a Giallo (canale 38, lanciato da Switchover Media e poi rilevato dalla corazzata Discovery), cercando di puntare su titoli che possano (in teoria) rivolgersi anche a un pubblico più ampio e più giovane.

Ecco così serie in prima visione in chiaro come «Hannibal» o «Major Crimes», e titoli come «Person of Interest», «White Collar», «Damages», «Lie to Me», «Bones» o «The Closer» a rafforzare i palinsesti. Anche se il sospetto è che a dare forza e identità al canale saranno soprattutto quei classici che non ci stanchiamo mai di rivedere, come «Colombo» e «Poirot», o le repliche di un capolavoro come «24».
Molta carne al fuoco, peraltro - in modo inedito per il digitale terrestre - in doppia lingua. Staremo a vedere se, come dice lo slogan, avremo ogni giorno un «brivido quotidiano», ma chi ben comincia...

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