Ordinamento LCN: sta per scoppiare una nuova grana legale
Mai come
in queste settimane il
settore editoriale e televisivo e' stato in fermento. Non
bastasse l'agitazione per la possibile vendita de La7 e per altri possibili
rafforzamenti degli accordi tra colossi come Espresso e Sky, scrive MF, sta per
scoppiare una nuova grana legale.
E' quella
legata al sistema di numerazione dei canali sulla piattaforma digitale
terrestre (Lcn), approvato tempo fa dall'Autorità per le Comunicazioni
e ora bocciato in parte dal Consiglio di Stato per alcuni vizi procedurali che
hanno contestato l'assegnazione dei tasti 8 e 9 rispettivamente a Mtv e
DeejayTv.
La faccenda sembrerebbe di poco conto, se non
fosse che su quei numeri si potrebbe giocare il futuro assetto del
telecomando con nuovi ingressi, come nel caso di Cielo, braccio digitale di
Sky Italia.
Dal
giorno in cui MF-Milano Finanza ha rivelato i profili di un possibile accordo
proprio tra il network di Rupert Murdoch e la corazzata di Carlo De
Benedetti è passata più di una settimana e la nuova Agcom di Angelo
Marcello Cardani è già al lavoro per cercare di sbrogliare in 120 giorni (ma
alla fine si arrivera' alla prossima primavera) l'intricata matassa della
numerazione che tanto tempo aveva preso alla passata autorità sollevando polemiche a non finire soprattutto
tra le televisioni locali (che hanno appunto impugnato al Tar e a Palazzo Spada
il provvedimento).
E' in gioco molto piu' che il
nuovo assetto della televisione, forse un nuovo organigramma
dell'editoria italiana; comprensibili quindi fermento e preoccupazioni.
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