martedì 18 settembre 2012

La7 in vendita: una buona dote pubblicitaria nonostante l’assenza di strategia


Il 24 settembre si saprà chi sono gli operatori televisivi interessati ad acquistare La7.
L’operazione è gestita da Mediobanca e Citigroup per conto di Telecom, attuale proprietaria di La7 e Mtv attraverso Ti Media.
Ma quali sono i numeri in gioco e, soprattutto, comprare La7 e Mtv è un buon affare?

Il bilancio 2011 ha presentato 238,2 milioni di euro di ricavi ma si è chiuso con una perdita di 83 milioni di euro. L’indebitamento complessivo è di circa 200 milioni. Ma dal punto di vista della quota pubblicitaria, il valore – reale punto di interesse per gli aspiranti acquirenti – è di 9 miliardi di euro l’anno.

Ti Media, di là di alcuni acquisti che hanno fatto incrementare la share, non ha mai pensato a un piano industriale per sviluppare La7 e Mtv. In un momento di crisi del mercato pubblicitario ma con alcuni “pezzi” in uscita dalla Rai si è potenziata ma non ha sfruttato tutte le potenzialità e interazioni possibili.
La7 non è il Terzo Polo e Mediaset – più della Rai – non vuole che lo diventi.
Ma senza una strategia con la quale definire tipologia di pubblico e di prodotto, mischiando sapientemente tv generalista per un target, in parte diverso da quello di Mediaset e Rai (ma pescando anche da questo), e nuove tipologie di prodotti e modi di proposta (non solo web, ma palinsesto che si discosti dallo standard dei concorrenti) chi acquisterà La7 e Mtv non farà un affare. Gli costerà molto per una resa minore rispetto al potenziale.

Comprare La7, al momento, mi pare più un’operazione “politica” che di mercato. E, invece, ci sarebbe bisogno di acquirenti in grado di sviluppare questa rete come ‘terzo polo’. Nel senso dei contenuti e della modalità di proposta televisiva.

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