da: la Repubblica
Mediaset presenta un'offerta per La7
interessati sia alle tv che alle frequenze
Mossa a sorpresa di Cologno Monzese che farà una
proposta non vincolante per gli asset della società controllata da Telecom
Italia. In gara anche Cairo e Discovery Channel. Ma ci sono da risolvere i nodi
Antitrust
di Luca Pagni
La notizia è di quelle destinate a uscire dallo stretto
ambito economico-finanziario. A sconfinare nel dibattito politico con riflessi
che potrebbero proiettarsi fino alla campagna elettorale. Anche il gruppo
Mediaset ha deciso di scendere in campo nella gara per la vendita di La7, il
canale televisivo controllato da Telecom Italia Media.
La società di Cologno Monzese - di proprietà della famiglia Berlusconi - ha
intenzione di presentare una proposta entro il prossimo 24 settembre, data in
cui scadono i termini per la consegna di proposte "non vincolanti".
Secondo quanto anticipato dall'agenzia economica Radiocor, e confermato a Repubblica
da fonti vicine alla società, Mediaset presenta una doppia manifestazione di
interesse: la prima riguarda l'emittente televisiva La7, la seconda -
attraverso la controllata Ei Towers - l'infrastruttura per le frequenze.
Di fatto, in questa fase dell'asta i potenziali acquirenti non avanzano ancora
una proposta economica, ma si limitano a dirsi interessati per poter accedere
ai dati delle aziende messe in vendita da Telecom, per poi decidere in una
seconda fase se presentare una proposta concreta.
Da qui, la possibilità che quella di Mediaset sia una mossa di disturbo nei confronti di soggetti che potrebbe diventare loro concorrenti. Del resto, i soggetti che stanno guardando a La7 e alle sue frequenze - nell'asta gestita da Mediobanca e dalla banca americana Citigroup - sono oltre dieci con tre potenziali acquirenti sui canali televisivi: il gruppo Cairo, Discovery Channel e, appunto, Mediaset.
Per i multiplex sono in corsa Ei Towers (la società controllata da Mediaset che
gestisce i ripetitori del Biscione) e gli spagnoli di Abertis oltre ad alcuni
fondi infrastrutturali o focalizzati sui media. Tra questi è presente anche un
investitore asiatico. Sempre secondo Radiocor, hanno presentato manifestazioni
di interesse per tutta Telecom Italia Media, tra gli altri, il fondo di private
equity Clessidra, gestito da un ex manager Mediaset Caludio Sposito.
Rimane apertissimo il problema dei limiti antitrust. Secondo le regole in
vigore i gruppi televisivi non possono controllare più di cinque multiplex a
testa e la raccolta pubblicitaria allargata conteggiata dal cosiddetto Sic
della legge Gasparri pone un tetto al 20%. Sono osservazioni che l’ad di
Telecom Italia Franco Bernabè avrebbe fatto presente ai dirigenti di Mediaset
quando nelle settimane scorse hanno manifestato l’idea di partecipare alla
gara.
ehm...era per questo che nostra sig. della tv voleva traslocare? virtualmente però...sempre casa mediaset sarebbe stata...b serata T.
RispondiEliminaCiao Tanias!...ahahah..
RispondiEliminanostra signora Fascino non ha mai avuto intenzione di mollare Mediaset, voci messe in giro dal suo entourage per alzare prezzo e condizioni con "papà non mi manda solo" al secolo: Piersilvio Berlusconi, che, da quando Silvio gli ha tolto il tutor zio Confi (Fedele Confalonieri) non ha partorito granchè...
le voci servono a quei quattro che si moltiplicano in commenti su certi siti per far parlare ancora di più di Maria De Filippi...
buona serata!