Non seguo ‘Ballarò’. Non lo farò neppure domani ma
non certo per…..Gabriel Garko.
Sono “allergica” ai talk politici, ma non sto a ripetere per qualche motivo. Caso
mai: faccio qualche incursione nel “tubo”.
Però pago il canone Rai. Ergo: ritengo doveroso - non per Floris – ma per la Rai, che il
programma sia trasmesso anche a giugno e luglio.
Vorrà dire che la “trombata di lusso” Lorenza Lei si
darà da fare con gli inserzionisti pubblicitari per vendere a giugno e luglio
ciò che invece vendono – malamente – a settembre.
da: Kataweb
Ballarò,
stagione fiume al via con Renzi
di
Alessandra Clementi
Al via il talk politico
fiore all'occhiello della informazione di RaiTre. Ospite della prima puntata
Matteo Renzi, "ma vorremmo anche Monti e Beppe Grillo" racconta
Floris, pronto ad andare in onda fino a metà luglio
E’ un Giovanni Floris
sereno e concentrato quello che torna al timone di “Ballarò” da martedì 11
settembre in prima serata su Rai3 per l’undicesima stagione del talk politico e
di attualità della rete. E sarà una stagione lunga (il capostruttura di Rai 3,
Andrea Valentini, coautore di Ballarò, vorrebbe Floris in onda fino a metà
luglio), e faticosa, con una crisi economica globale da affrontare tre elezioni
alle porte: quelle del presidente Usa, le politiche italiane e la scelta del
successore di Napolitano.
“Come faccio a restare così
imperturbabile alla vigilia di un debutto impegnativo, con la scaletta ancora
da completare? – scherza con i colleghi in conferenza stampa -. Mi sfogo col
calcio, anche se quest’estate mi sono rotto un menisco e quindi dovrò stare un
po’ a riposo…”.
Forte del 17% di share
raggiunto nella passata stagione, share che ha doppiato quello medio di Rai3,
Floris è il fiore all’occhiello della rete, concetto ribadito dal direttore
Antonio Di Bella: “Ballarò è il nostro prodotto di punta con una linea
editoriale ben riconoscibile costruita con costanza e serietà negli anni”.
“Dopo aver voluto Giovanni come inviato del TG3 a Washington ad intervistare
Brzezinski non potevo pensare che ci saremmo ritrovati qui dopo 11 anni. Ma il
merito di avergli affidato Ballarò va tutto al mio predecessore: Paolo
Ruffini”.
E Floris non si schermisce:
“Quest’anno continuiamo nel solco della tradizione: ci guidano lucidità, logica
e tratto giornalistico nel mondo di affrontare l’attualità, cercando di portare
i nostri ospiti ad una griglia ‘pragmatica’. Investiamo su professionalità
della redazione e una costruzione della puntata che non si fa sviare dal clima
e rimane molto concentrata sulle notizie”.
Della squadra anche
quest’anno faranno parte Maurizio
Crozza, con la sua copertina di satira (“Della quale non posso
anticiparvi la scaletta – dice Floris- perché la ricevo alle 19, due ore prima
della diretta”) e il sondaggista della Ipsos, Nando Pagnoncelli che già sta
affilando le armi in vista della lunga stagione elettorale, ma, già “dalla
prima puntata proporrà un sondaggio tutto da seguire che farà parlare” aggiunge
Floris.
E si parte con temi caldi
come ‘la casa’ (tema declinato su tutti gli effetti perversi dell’Imu) e ‘caro
benzina’, con in studio Matteo Renzi
e l’economista Irene Tenagli. “Ci
sarà anche un anti-Renzi, dice Floris, anche se non sappiamo ancora chi verrà e
soprattutto non pensate che la prima puntata sia impostata sulle beghe interne
del PD: sta crollando l’economia europea e la benzina è due euro. In un momento
come questo torna il lavoro fatto nel passato di dare dignità ai servizi su
prezzi di beni e servizi e confrontare la situazione italiana con quella degli
altri paesi Ue. Certo poi Renzi è uno dei personaggi del momento… non potevamo
non invitarlo”.
E’ un fiume in piena Floris
e sollecitato dai colleghi snocciola qualche anticipazione sulla nuova
stagione. Ancora ospiti internazionali dopo i colpacci dello scorso anno,
quando arrivarono tra gli ospiti Tony Blair e François Hollande, “Ma vorremmo avere anche Monti e Beppe Grillo,
anche se vale anche per lui la regola che c’è per tutti: ci si confronta con
chi la pensa diversamente”… ha aggiunto il conduttore.
Enrico Paoli di “Libero”
gli chiede se non si senta orfano di Berlusconi e Floris non si fa scappare
l’occasione: “Veramente è già da un po’ che manca… anzi da quando c’è Monti
abbiamo toccato punte record di ascolto. E Valentini rincara la dose: “Si
pensava che un governo di tecnici non scaldasse gli animi, ma sostanzialmente
abbiamo confermato e in qualche caso migliorato gli ascolti dell’arroventata
stagione dell’ultimo Berlusconi”.
Un commento en passant
sulla nuova dirigenza Rai: “Io lavoro con la Rai ed è sempre difficile per una
persona che ci lavora, giudicare i propri dirigenti. Penso di poter dire che le
prime scelte vadano viste in chiave di voler staccare l’azienda dalla politica,
quindi mi sembrano delle buone scelte.”
Per finire ancora due
battute sulle recenti polemiche scatenate dai fuori onda di Piazza Pulita: “Non
è il nostro metodo, non è detto che sia il migliore, ma non ci è mai
capitato..”. Sulla scuola: “E una macchina vecchia ma la politica non è certo
quella di lasciarla senza benzina…Se chiedi sacrifici giornalieri agli italiani
devi pur restituirgli qualcosa. Devi formare i figli. Devi aiutarli a trovare
lavoro. Aiutare i talenti a venir fuori, premiare il merito è l’unico mezzo per
generare mobilità sociale e supportare le classi sociali meno abbienti”. E
sulla concorrenza: “Domani al debutto
hai contro Gabriel Garko protagonista del feuilleton “Onore e rispetto” 3 e
la partita della Nazionale”, domanda un collega. Per tutta risposta Floris
sorride e allarga le braccia in segno di resa: “Speriamo che mi guardino almeno i parenti”.
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