In questo paese
arriverà, prima o poi, il momento nel quale anche gli animali a due zampe: cioè
gli essere umani, avranno dei diritti?
Che si possano
tenere animali domestici – non certo pitoni e coccodrilli – in un condominio
ok. Già avviene, indipendentemente da regolamenti condominiali che sanciscano
il contrario. Peccato che in alcuni casi la presenza, esempio, di cani,
trasformi – a causa dell’inciviltà dei padroni – il condominio in un canile e i
marciapiedi in cacatoi.
Il sig.
Gianluca Felicetti, presidente del Lav dove vive? Dice: “una pace sociale che dovrà essere rispettata da tutti”.
Una “pace sociale” prevede, inevitabilmente, l’incontro dei diritti delle persone oltre che degli
animali.
Amare gli
animali significa addestrarli, farli vivere in posti e condizioni adeguate.
Spesso vi è un “sentimento” distorto nei loro confronti. Un modo di vivere il
rapporto con loro che supera o ignora totalmente l’animale a due zampe: l'uomo. Per non parlare di quei turbati mentali che preferiscono gli animali ai bambini.
E, allora, nel
disegno di legge inutile pensato da fan cazzisti, si preveda obbligatoriamente
la presenza di terapeuti. Per i padroni degli animali.
Detto da una
che ama i cani, li ha avuti, ma rispetta gli altri.
da:
Corriere della Sera
Cani e gatti nei palazzi:
Sarà vietato vietarli
Condomini «animal
friendly», sì della Camera
di Giovanna
Cavalli
Buon per loro
che non pagano l'Imu, ma cani e gatti sono ufficialmente dei condomini a tutti
gli effetti. Con diritto di residenza
nella casa di famiglia. Lo ha deciso ieri la Camera, che ha sancito il
principio inviolabile per cui «le norme
del regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere
animali
domestici». La norma va a integrare l'articolo 1138 del codice civile,
che regola la vita in comune di quei circa 30 milioni di italiani che dividono
- più o meno litigiosamente - lo stesso palazzo. Il testo dovrà tornare al
Senato, ma non dovrebbe più incontrare ostacoli. «E' un nuovo e concreto passo
per porre fine a una discriminazione contro chi vive con animali domestici» esulta
Gianluca Felicetti, presidente della Lav. «Una pace sociale che dovrà essere
rispettata da tutti».
Dunque
se il cane abbaia alla luna o se il micio miagola perché sente la primavera, ai vicini di casa non resterà che sopportare.
L'inquilino a quattro zampe non potrà essere sfrattato. E in un paese in cui su
e giù per i pianerottoli c'è una lite ogni 10 minuti a causa di un animale,
dove c'è chi protesta se il canarino cinguetta troppo forte (perché non sa che
c'è anche chi deve sopportare un gallo insonne sul balcone attiguo) e chi
vorrebbe far mettere le pattine al gatto del piano di sopra perché le unghie
ticchettano sul parquet, la norma è quasi rivoluzionaria.
«Finalmente
viene esclusa la possibilità di imporre al proprietario una limitazione che davvero non aveva alcuna ragione d'essere»
dichiara l'onorevole Michela Vittoria Brambilla, da sempre in prima fila per i
diritti degli animali e tra le sostenitrici della proposta bipartisan. «Lo
considero un altro passo avanti a tutela dei cittadini che convivono con gli
amici a quattro zampe e che d'ora in poi potranno farlo senza rischiare di
incorrere in assurdi tentativi di limitare la loro libertà e la serena
convivenza con quelli che sono diventati dei veri componenti della famiglia».
«La mia proposta di legge diventerà presto realtà» si rallegra Gabriella
Giammanco, deputato del Pdl che, con Franca Chiaromonte del Pd, ha portato
avanti l'iniziativa. «Nessun regolamento condominiale potrà più vietare di
possedere animali da compagnia in casa». Il testo in compenso vieta di ospitare
animali esotici come serpenti e tigri.
Il suo
adorato border collie Shon è stato addestrato come un principino «e nel mio
palazzo, dove c'è un inquilino molto
complicato, credo sia l'unico argomento su cui non abbiamo avuto problemi»
racconta il direttore del Tg5 Clemente J. Mimun, che ha ideato anche il
«TgBau&Miao» proprio per dare voce ai quattrozampe. «Quelle poche volte che
Shon ha sporcato, ho pulito subito io. La legge sarà importante perché codifica
una maggiore tolleranza nei confronti dei nostri amici che sono diventati dei
veri familiari. E ha il pregio di definire regole che eviteranno controversie
inutili».
Oltre
alla norma animal friendly , nella riforma condominiale sono contenute
parecchie novità. Sarà più
facile staccarsi dal riscaldamento centrale. Non sarà necessario attendere l'ok
dell'assemblea, a patto di non creare pregiudizi agli altri e di continuare a
pagare la manutenzione straordinaria dell'impianto condominiale.
L'amministratore resterà in carica due anni, dovrà avere almeno il diploma di
maturità e potrà essere licenziato per gravi irregolarità fiscali. Per la messa
a norma in sicurezza e per l'eliminazione delle barriere architettoniche del
palazzo basterà che in assemblea siano presenti i condomini che rappresentano
un terzo dei millesimi condominiali e sarà sufficiente la maggioranza
favorevole del 50 più uno.
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