Non c’è sistema elettorale, non c’è
federalismo o statalismo. Nessuna forma tecnica può sopperire al materiale
umano. Certo. Se il primo requisito è gente onesta e capace di gestire la cosa
pubblica, un sistema, un tecnicismo può aiutare o rendere più difficile la
realizzazione del compito.
Questa è la vera crisi italiana. Il
materiale umano della politica è il contrario di ciò che serve a questo paese,
soprattutto, perché parte degli italiani non sono diversi dalla classe politica
che ha fatto del ladrocinio l’espressione della propria “qualità”.
E per onestà, non intendo solo: non rubare.
Ma anche non mentire. Non manipolare.
Se non risolveremo questa crisi,
continueremo a convivere anche con l’altra: quella prettamente economica.
Come se ne esce? Non mi pare ci sia via d’uscita.
Perché le persone oneste e capaci di rappresentare gli italiani, gestire i
soldi dei contribuenti, trovare soluzioni a problemi, se esistono, sono
dispersi, nascosti o affogati in qualche partito o movimento.
Ecco perché, gran parte degli italiani
ritiene destra e sinistra stessa cosa. Pari son.
E pari rimarranno.
Non m’interessa sapere anzi: non mi frega
proprio un organo sessuale maschile, di coloro che ritengono quanto sopra
espresso sia qualunquismo o populismo. Per cultura e carattere non sono
superficiale né facile da prendere all’amo. Se le parole che uso sono comuni,
se i concetti sono semplici (ma non
semplicistici) è perché la situazione è tale che non c’è bisogno di farsi delle
gran seghe analitiche e dialettiche.
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