da: Sorrisi e Canzoni Tv
‘Che
tempo che fa’ festeggia dieci anni
«E io celebro l’evento con una nuova sfida:
la prima serata del lunedì e la presenza di Roberto Saviano»
di Fabio
Forni
Non c’era Luciana Littizzetto, non c’era
Filippa Lagerbäck. C’erano invece Antonio Cornacchione e Ilary Blasi, che
esordì leggendo l’incipit de «L’uomo senza qualità» di Robert Musil. Era il 13
settembre 2003: Fabio Fazio debuttava con la prima puntata di «Che tempo che fa».
L’auditel registrava un 8,69% di share per 1.711.000 spettatori. La critica si
divise: per alcuni quella puntata fu «retorica», «pretenziosa», ma altri
giudicarono il programma «scanzonato e piacevolissimo». Da allora «Che tempo
che fa» ha collezionato 715 puntate e 1.700 ospiti, con una media di ascolto
altissima, attorno ai 4 milioni di telespettatori, tanto da costringere tutte
le altre reti a posticipare l’inizio della prima serata della domenica, che
ancora oggi parte quando chiude Fazio. Alla vigilia della decima edizione (al
via su Raitre da domenica 30 settembre) Fabio Fazio anticipa a Sorrisi
clamorose novità.
Come ricorda quel giorno di nove anni fa? Immaginava tanto successo?
«Non lo immaginavo anche perché il
programma era un esperimento assoluto, fu messo quasi in punizione contro i
telegiornali ed era una trasmissione molto diversa da quello che sarebbe
diventata poi. Per festeggiare il decimo anno tentiamo un altro esperimento,
andando in onda la domenica e il lunedì».
L’episodio
più bello capitato in tutti questi anni?
«In dieci anni succede di tutto, il bello è
la sorpresa che nasce da un incontro, come la magia di una jam session, un
fantastico cortocircuito. Come è successo con Bill Gates, che ha rappresentato
la vera svolta del programma».
Quante
edizioni vede ancora davanti a sé?
«Altre dieci».
Quali
novità ci aspettano quest’anno?
«La novità è senz’altro l’appuntamento del
lunedì in prima serata, con un orario ridotto rispetto alla prima serata
tradizionale: dalle 21.05 alle 22.35. Andremo avanti tre mesi. Al lunedì ci
sarà Roberto Saviano, che verrà a trovarci quando vorrà, mentre Massimo
Gramellini sarà una presenza fissa. Luciana Littizzetto resterà a chiusura
della puntata della domenica».
Quello
del lunedì che programma sarà?
«Riprenderà in parte l’esperienza di “Vieni
via con me” e di “Quello che non ho”».
Ha
avuto come ospite Mario Monti appena diventato premier. Chi vorrebbe avere in
studio dopo le prossime elezioni: ancora Monti. Oppure Berlusconi, Bersani,
Renzi…
«L’importante è che il nuovo premier venga
da noi».
«Vieni
via con me» fece il record di ascolti su Raitre con 9,6 milioni di
telespettatori e il 31% di share. Eclatante per La7 anche il bottino di «Quello
che (non) ho»: 3 milioni di telespettatori (13% di share). Sente la
responsabilità di queste cifre?
«Non penso agli obiettivi, almeno agli inizi.
Ma so che il lunedì è un giorno difficile per Raitre».
Intanto
lunedì 8 ottobre la gente dovrà scegliere tra lei e Celentano su Canale 5…
«Quello di Adriano è un grande evento
televisivo. L’unico vero dispiacere è che io non potrò vedere lui e lui non
potrà vedere me».
Un’ultima
curiosità: le scenette con Luciana Littizzetto sono preparate o davvero lei è
terrorizzato da ciò che può uscire da quella bocca?
«Questo è un grande mistero, non si saprà
mai. Anzi, forse lo svelerò a Sanremo…».
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