Inflazione, febbraio di fuoco
Non bastava che
gli ultimi dati dell'Istat avessero confermato l'entrata in recessione tecnica dell'Italia, l'Istituo, martedì 13 marzo
ha ribadito che a febbraio il tasso d'inflazione è risalito con una lieve
accelerazione, passando al 3,3% dal 3,2% di gennaio (su base annua
l'ultima accelerazione era stata registrata ad ottobre 2011). Confermate le
stime provvisorie: i prezzi su base mensile sono aumentati dello 0,4%.
BENZINA PIÙ CARA. Senza contare il caro benzina. Perchè quella dell'oro nero, è sempre più una corsa inarrestabile. Un litro di verde viaggia di record in record verso la soglia ormai prossima dei 2 euro al litro; anche il gasolio ha continuato a registrare nuovi massimi (la verde è a 1,874 euro/l; gasolio a 1,780).
L'Istat ha rilevato che la benzina è salita del 18,6% (+17,4% gennaio) su base annua e del 2,0% su base mensile. Segno più anche per il diesel che è passato ai 25,5% in termini tendenziali (+25,2% gennaio), il rialzo maggiore dal luglio del 2008 e dell'1,4% sul piano congiunturale.
BENZINA PIÙ CARA. Senza contare il caro benzina. Perchè quella dell'oro nero, è sempre più una corsa inarrestabile. Un litro di verde viaggia di record in record verso la soglia ormai prossima dei 2 euro al litro; anche il gasolio ha continuato a registrare nuovi massimi (la verde è a 1,874 euro/l; gasolio a 1,780).
L'Istat ha rilevato che la benzina è salita del 18,6% (+17,4% gennaio) su base annua e del 2,0% su base mensile. Segno più anche per il diesel che è passato ai 25,5% in termini tendenziali (+25,2% gennaio), il rialzo maggiore dal luglio del 2008 e dell'1,4% sul piano congiunturale.
Il carrello della spesa a febbraio è salito del 4,8%
Insomma caro
benzina e trasporti hanno limato all'osso i budget delle famiglie. E i consumi
si sono ancora: a livello di spesa procapite coma ha segnalato Intesa Sanpaolo,
si è tornati a 30 anni fa.
A febbraio il
rincaro del cosiddetto carrello della spesa, cioè i prezzi dei prodotti
acquistati
con maggiore frequenza (dal cibo ai carburanti), è del 4,5% su base
annua. Il rialzo, superiore al tasso d'inflazione (3,3%), risulta il maggiore
dall'ottobre del 2008.
I prezzi dei
prodotti acquistati con maggiore frequenza hanno subito così forti rincari,
basti pensare che su base mensile sono aumentati dello 0,7% e il rialzo
tendenziale del 4,5% rappresenta una forte accelerazione rispetto al +4,2% di
gennaio.
È AUMENTATO ANCHE
IL GAS: +15,6%. Analizzando singoli prodotti, sul fronte energia, oltre a
benzina e diesel, si è evidenziato l'aumento dei prezzi del gas naturale
(+15,6% in termini tendenziali) e del prezzo del gasolio per riscaldamento
(+14,4% su base annua).
Quanto al capitolo
trasporti, si registrano aumenti congiunturali consistenti per i prezzi del
trasporto aereo passeggeri (+6,4%), che crescono su base tendenziale dell'11,3%
(era +8,2% a gennaio).
VEGETALI IN RIALZO. In forte rialzo anche i vegetali freschi (+8,7% in termini congiunturali), su cui hanno pesato, spiegano i tecnici dell'Istituto, le tensioni sui mercati all'origine e all'ingrosso dello sciopero degli autotrasportatori, di fine gennaio, e gli eventi climatici sfavorevoli, ovvero la gelata di inizio febbraio. Inoltre, guardando agli alimentari, non si arresta la corsa del caffè (+14,6%).
RINCARI A POTENZA E VENEZIA. L'andamento del tasso tendenziale di crescita dei prezzi al consumo nelle città capoluogo di regione è notevolmente differenziato: Potenza (+5,3%), Venezia (+4,4%) e L'Aquila (+4,1%) sono le città in cui i prezzi registrano gli aumenti più elevati rispetto a febbraio 2011. Le variazioni più moderate riguardano, invece, Firenze (+2,8%) e Perugia (+2,9%).
VEGETALI IN RIALZO. In forte rialzo anche i vegetali freschi (+8,7% in termini congiunturali), su cui hanno pesato, spiegano i tecnici dell'Istituto, le tensioni sui mercati all'origine e all'ingrosso dello sciopero degli autotrasportatori, di fine gennaio, e gli eventi climatici sfavorevoli, ovvero la gelata di inizio febbraio. Inoltre, guardando agli alimentari, non si arresta la corsa del caffè (+14,6%).
RINCARI A POTENZA E VENEZIA. L'andamento del tasso tendenziale di crescita dei prezzi al consumo nelle città capoluogo di regione è notevolmente differenziato: Potenza (+5,3%), Venezia (+4,4%) e L'Aquila (+4,1%) sono le città in cui i prezzi registrano gli aumenti più elevati rispetto a febbraio 2011. Le variazioni più moderate riguardano, invece, Firenze (+2,8%) e Perugia (+2,9%).
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