da: la Repubblica
La normativa prevista dalla bozza del governo sui licenziamenti nelle
aziende con più di 15 dipendenti. Nessuna modifica sui discriminatori, mentre è
una rivoluzione per i licenziamenti economici e disciplinari. I primi (definiti
per "motivi oggettivi") non prevederanno mai la possibilità di
reintegro, ma daranno vita a una procedura di conciliazione ed eventualmente un
indennizzo economico. I secondi ("motivi soggettivi") daranno al
giudice il compito di valutare la situazione e applicare il reintegro o
l'indennizzo.
I motivi oggettivi validi riconosciuti dalla normativa e dalla giurisprudenza sono, ad esempio: soppressione della mansione cui era addetto il lavoratore; cancellazione del reparto o dell’ufficio in cui lavora il dipendente; introduzione di macchinari che fanno risparmiare sul lavoro umano; esternalizzazione; crisi o difficoltà aziendale; chiusura dell’attività.
L'articolo si applica solo alle aziende con più di 15 dipendenti, com'è già oggi. Per il momento rimarranno fuori i dipendenti pubblici (che sono oltre 4 milioni).
I motivi oggettivi validi riconosciuti dalla normativa e dalla giurisprudenza sono, ad esempio: soppressione della mansione cui era addetto il lavoratore; cancellazione del reparto o dell’ufficio in cui lavora il dipendente; introduzione di macchinari che fanno risparmiare sul lavoro umano; esternalizzazione; crisi o difficoltà aziendale; chiusura dell’attività.
L'articolo si applica solo alle aziende con più di 15 dipendenti, com'è già oggi. Per il momento rimarranno fuori i dipendenti pubblici (che sono oltre 4 milioni).
bella la nuova grafica. poi volevo segnalarti questo
RispondiEliminahttp://spettacolospettacolare.blogspot.it/2012/03/lady-diretto-da-luc-besson-nelle-nostre.html
vengo a dare un'occhiata...
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