mercoledì 21 marzo 2012

Governo Monti, riforma del lavoro: commento


Cara Pink,
ho lavorato per quasi due anni in un ente di formazione serio che ha come core business corsi di apprendistato e corsi per cassaintegrati e posso assicurarti che sulla miopia della classe imprenditoriale nostrana la penso esattamente come te. 
Per gli "imprenditori" che utilizzano l'apprendistato la cosa importante non è la qualità formativa, non gliene frega un bip se l'apprendista apprende qualcosa che potrà essere una risorsa in più per l'azienda. Alla maggior parte degli imprenditori interessa solo usufruire degli sgravi fiscali e avere 4 anni di quasi dominio sull'apprendista, che è in una posizione contrattuale più debole rispetto a un dipendente a tempo indeterminato. 
Ho ascoltato storie davvero molto preoccupanti sul trattamento riservato a questa categoria, che tra l'altro non è la piu' sfruttata, visto che i cocopro o i lavoratori in nero hanno trattamenti ben peggiori. Mi chiedo, quindi, questo governo di cervelloni che tutta Europa ci invidierebbe, conoscono minimamente la situazione reale? 
Da un rettore della Bocconi mi aspettavo ben altro. Io capisco che non si puo' cambiare la testa di una classe imprenditoriale con una legge, ma iniziare a valorizzare la formazione come unica risorsa per il riscatto. L'hanno capito che la manifattura è morta, la Cina ci ha ucciso da un pezzo e non possiamo correre al ribasso su tutto. In questa riforma non c'è niente, almeno seguendo il dibattito televisivo e giornalistico, che sia risolutivo o comunque migliorativo della situazione attuale. L'assunzione dopo 36 mesi senza interruzioni era già presente, ma l'escamotage e' quello di interruzione ad hoc. Tutto parte dai controlli, se già oggi ci fossero controlli seri il fenomeno del sommerso non sarebbe così dilagante. Non basta la legge, serve sempre che poi ci sia chi fa applicarla la legge. E il vero problema in Italia è il mancato rispetto delle leggi.
Speravo che un governo di Prof. capissero che per far ripartire questo paese bisognava insistere sull'istruzione a qualsiasi livello e invece nessuna parola su questo. Grande, lo ribadisco, è la delusione. L'ennesima occasione mancata.
Quanto al PD, bè, Fassina ha delle buone idee, peccato i vari Veltroni e Letta, troppo preoccupati a fare bella figura con il Prof. Io credo che per il PD sarebbe meglio perdere un Veltroni, attestarsi su posizioni che possano sembrare più radicali, ma lungimiranti. 
Combattere la scarsa produttività, l'assenteismo e l'incapacità dei lavoratori è cosa buona e giusta, ma in questa riforma non c'è niente di tutto ciò. Come hai giustamente scritto te, Pink, si punta solo a rendere più ricattabili i lavoratori e compiacere un sistema di mercato che ha dimostrato di fallire. Spero che la Camusso, nonostante le pecche del sindacato, rimanga con la schiena dritta. Idem per Bersani. E' l'ultima chiamata per dire qualcosa di sinistra.
SER

Nessun commento:

Posta un commento