Dice la Fornero che sugli esodati hanno sbagliato perchè hanno dovuto agire in fretta.
Ammettiamo per un
momento che la “vicenda esodati” sia esclusivamente dovuta alla fretta nel
predisporre la riforma delle pensioni e non alla superficialità. Che non è un
errore. La superficialità, in un ministro, è l’equivalente della protervia.
E, comunque,
errare è umano, perservare diabolico.
La Fornero deve
avere una stretta parentela con belzebù. Per più motivi:
- Si è accorta dell’errore solo quando glielo hanno fatto osservare gli esodati e i sindacati.
- Il modo con il quale ha affrontato il problema è stato arrogante e inefficiente.
- Ad oggi, dopo sei mesi dall’entrata in vigore di quel terrorismo sociale di riforma pensionistica, è stato deliberato lo stanziamento di una cifra (senza aver trovato una copertura di bilancio) per “sistemare” 65.000 esodati mentre rimane aperta la questione per gli altri 130.000, che la Fornero nega esistono e che il presidente dell’Inps le ricorda siano da “sistemare” quanto prima.
Qualcuno deve
avere recentemente fatto osservare al ministro Elsa Fornero che quando parla fa
voragini. Ieri ci ha messo una pezza. Che non cambia la sostanza della
questione. Agli errori fatti nel gestire la cosa pubblica si deve rimediare
prontamente affrontando la questione nella sua interezza.
Esattamente ciò
che non sta facendo Elsa Fornero. Ovviamente, la responsabilità è di Monti in
quanto capo della Fornero.
da: Il Fatto
Quotidiano
Esodati, il ministro Fornero ammette: “Abbiamo
sbagliato per fretta”
Nel giorno in cui il Senato dà il via libera
definitivo alla riforma del mercato del lavoro, la titolare del Welfare
dice: "Errori fatti per mancanza di tempo. Abbiamo agito in 20 giorni
perché altri governi in precedenza si erano presi il lusso di tempi molto,
molto lunghi"
“Sugli esodati
abbiamo sbagliato, tutti sbagliamo”. Nel giorno in cui il Senato dà
il via libera definitivo alla riforma del mercato del lavoro, il
ministro Elsa Fornero, a Radio24, ingrana la retromarcia sulla spinosa
questione degli “esodati”, ossia, di quei lavoratori over 50 espulsi dal
mercato dal lavoro e non ancora ammessi in pensione in conseguenza della riforma
del sistema pensionistico. E spiega: “L’errore è stato fatto perché abbiamo
dovuto agire in fretta“. Perché, la riforma delle pensioni è stata fatta “in 20
giorni visto che il Paese era sull’orlo di un baratro finanziario. Questo la
gente l’ha già dimenticato”.
“Non abbiamo avuto
il lusso di un tempo di riflessione più lungo perché altri governi in
precedenza si erano presi il lusso di tempi di gradualismo eccessivi e molto,
molto lunghi”, dice Fornero ammettendo che “in
corso d’opera” il governo ha capito che “il numero era più alto di quanto
preventivato”. “Abbiamo dovuto agire in fretta. Mi hanno dato
una cifra sbagliata? Non so, forse. Ma non mi metto subito a imputare”.
Compito del
governo, ora, è quello di “risolvere il problema di quelli che sono più
prossimi alla pensione”, sottolinea il ministro. L’esecutivo dovrà cercare
“modalità eque per risolvere il problema di quelli che non sono compresi in
questi primi 65.000“.
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