Fornero: articolo 18, torna il reintegro. Monti: riforma storica
Bersani:
passo avanti importante. Cgil: no comment, aspettiamo il testo. Bonanni:
questione definita in modo ragionevole
L'articolo
18 cambierà e il posto di lavoro a tempo indeterminato non sarà più "per
sempre". Lo ha sottolineato il ministro del Lavoro, Elsa Fornero,
presentando il ddl sul mercato del lavoro. Con la riforma, ha detto il
ministro, in futuro "il contratto tipico sarà il contratto di lavoro
subordinato a tempo indeterminato. A vita? Dipende: attraverso una modifica
equilibrata dell'articolo 18 non blindiamo più quel lavoratore a quel posto di
lavoro, non è più suo per sempre, ci può essere un distacco". A proposito
del licenziamento "oggettivo" ovvero motivato da ragioni economiche,
il giudice, ha spiegato Fornero, potrà reintegrare il lavoratore soltanto nel
caso di "manifesta insussistenza" della motivazione economica alla
base della decisione datoriale.
"Saranno gli italiani a giudicare se questo ministro merita il licenziamento per giusta causa", ha anche affermato. Il giudice potrà intervenire a tutela dei lavoratori in caso di "licenziamenti ingiustificati di carattere discriminatorio". Lo ha sottolineato il premier Mario Monti presentando il ddl di riforma del mercato del lavoro. Nel ddl, ha detto Monti, "si è accresciuta in misura rilevante la flessibilità in uscita, ma con una serie di garanzie che rispettano la necessità che i giudici del lavoro non entrino troppo in valutazioni che appartengono alla responsabilità del datore di lavoro e siano lì a tutelare lavoratori che fossero oggetto di licenziamenti ingiustificati di carattere discriminatorio". Una riforma "storica" che "nella continuità porta ad una svolta nel mercato del lavoro" in direzione della crescita. Così il premier ha presentato le misure, prima di lasciare la parola al ministro Fornero.
Commentando la riforma il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha sottolineato che è stato fatto un "passo avanti importantissimo". "Quell'articolo non sarà scritto con la mia penna, ma penso sia un passo avanti importantissimo. Il principio del reintegro c'è, l'onere della prova non a carico lavoratore c'è. Credo possa rispondere all'ansia diffusa tra milioni di lavoratori. Vedremo la norma", ha detto.
Sul ritorno al reintegro per i licenziamenti economici insussistenti o infondati è invece arrivato il "no comment" della Cgil. Il sindacato guidato da Susanna Camusso ha confermato di voler "aspettare di leggere il testo" del Ddl prima di dare una valutazione.
Positivo il commento del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, secondo il quale la "questione che ci preoccupava di più è stata definita in modo ragionevole".
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