Amici 11 o Amici-sanremino?
Il "reload" degli ex si mangia il resto. Niente emozioni, Littizzetto
imbarazzante
di Malaparte
Dopo una lunga visione, contrappuntata dagli insopportabili urletti del
pubblico che giungono fra un respiro e l’altro (basta nominare un talent perché
si levino al ciel gridolini a frequenze inaudite che andrebbero soppresse in
qualche modo, che so, con un bel filtro abbatti-urletti) è il momento di fare
il punto al termine del primo serale di Amici 2012. Nell’anno dei reload (l’Isola
dei Famosi che punta sui nuovi concorrenti fin dal principio e indovina la
formula; il Grande Fratello che ci prova in corsa, senza successo), anche il
talent di Maria
De Filippi segue il trend. E sulla carta sembra una buona idea.
Così, il programma lo aprono e lo chiudono i “big”: è questo il modo con
cui ci si riferisce agli ex concorrenti che tornano a gareggiare, pur
trattandosi ancora di ragazzi giovanissimi e con una carriera tutta da
costruire; d’altro canto, tre di loro (Marco Carta, Valerio Scanu ed Emma
Marrone), hanno vinto il Festival di Sanremo, quindi la dicitura “big”, da un
punto di vista formale, non è affatto scorretta. I nove “reduci” si portano
via, in tutto, un paio d’ore della serata.
I concorrenti di quest’anno, invece, relegati al
centro della puntata, passano veloci come meteore in un cielo estivo; la danza
risulta un bel po’ mortificata (anche perché i “big” sono solo cantanti) e, in
generale, gli Amici del “sanremino” si mangiano tutto il resto. E’ come se si
stesse assistendo a due programmi diversi, uno dentro l’altro. E quello che sta
dentro, paradossalmente il meno importante, è l’edizione nuova del talent. A
confermarlo
ci sono anche i primi due verdetti per “i big”: sono stati
eliminati Virginio Simonelli (che condivideva gli ultimi due posti con Valerio
Scanu dopo il voto dell’orchestra) e, nella seconda manche, Valerio Scanu
(battuto da Marco Carta. I due sono andati al televoto dopo il voto della
giuria tecnica e la golden share di quella esterna). Ma a differenza di José
Becerra e Francesca Mariani (i due eliminati fra i “nuovi”) che escono dai
giochi del serale senza possibilità di appello, per Scanu e Simonelli ci sarà
anche il ripescaggio. Quindi, dov’è la suspense?
La regia è frettolosa e impacciata, il meccanismo è macchinoso e i
problemi tecnici non mancano; la giuria esterna è fondamentalmente inutile,
peraltro composta da personaggi (Riccardo Scamarcio, Federica Pellegrini, da
Sanremo con furore, e Christian De Sica) che non hanno competenze specifiche
per valutare: a quel punto, tanto vale affidarsi al televoto. Anche perché,
paradossalmente, la giuria esterna può anche diventare decisiva. Poi c’è la
giuria tecnica, in piccionaia, che giudica senza esprimere giudizi (il
giornalista silente è il giornalista migliore, diciamocelo).
Belen Rodriguez si poteva lasciare alla
prossima edizione di Italia’s Got Talent: fra i ballerini professionisti di
Amici non è altro che un ulteriore colpo alla danza, che ne esce ancor più
mortificata.
Luciana Littizzetto è
imbarazzante per chi ha buona memoria e ricorda le sue esternazioni.
Apre il suo primo intervento dicendo a Maria: «Non abbiamo litigato». Ma
il punto non è che avessero litigato o meno. Il punto è che se una dice che certi programmi sono schifosi e poi ci va
ospite, be’, diventa imbarazzante.
E infatti, fra Valter, Jolanda, farfalline e altre amenità e parolacce,
come se dire “porca tr*#a” in prime time facesse ridere o scandalizzasse ancora
qualcuno, il suo doppio intervento si perde con la sensazione che non abbia
detto nemmeno una battuta buona. E che l’ospitata se la potesse risparmiare.
Per coerenza, mica per altro. Solo che la coerenza, in televisione, è volatile
e va acchiappata con un retino, come quello che doveva servire per acciuffare
la farfallina di Belen.
Tornando al meccanismo del programma - che
ovviamente farà delle variazioni in corsa per aggiustare le cose che non vanno,
visto che Maria De Filippi è una che continua a lavorare al prodotto anche dopo
la messa in onda per trovare la chiave giusta - la sensazione è che i “nuovi
concorrenti”, fra i quali l’unico nome forte appare Gerardo Pulli, siano stati
davvero troppo sacrificati al “Sanremino”.
La presentazione dei “nuovi”, a beneficio della giuria esterna e per chi
non li avesse seguiti nel daytime, avviene in maniera molto rapida da parte di
Maria De Filippi, niente Rvm (l’unico è per gli stati d’animo dei big in
partenza). Il che da un lato rende la formula più scorrevole e toglie di mezzo
tutta quella parte che si ingoiava il talent (come i litigi trascinati in
maniera estenuante), dall’altro, però, lo priva di emozione senza per questo
accorciare il prime time, che così non beneficia della maggior agilità.
Addirittura, i “nuovi” concorrenti, per far spazio alla doppia manche
dei “big”, non si esibiscono tutti. Il che la dice lunga, visto che questa
avrebbe dovuto essere la loro serata.
Insomma, probabilmente il “Sanremino” e Amici 11 andavano nettamente
separati: vederli convivere poteva essere un’idea ottima sulla carta, ma nella
messa in scena televisiva si genera un ibrido che non è né carne né pesce.
Su tutto, poi, c’è da farsi una domanda: davvero qualcuno può battere al
televoto Marco
Carta (nonostante le stecche)?
Io ho visto solo Antonino.
RispondiEliminaNon l'ho visto..a "naso" mi pare diversa forma per meccanismi che portano alla conclusione di sempre...
RispondiEliminae tra quelli "noti" se c'è uno che proprio non considero è Antonino...in quel gruppo c'è solo una professionista, timbro, estensione vocale, tenuta delle note, è Karima...
sennonchè non mi piace perchè se la tira....almeno...così mi arriva