Opposizione in piazza dopo le elezioni
centinaia di fermi, arrestato anche Navalnyj
Tensione nella capitale e in altre città del Paese
dopo le contestazioni per il successo di Putin alle presidenziali. In manette
anche il blogger e gli altri leader più famosi dell'opposizione, compreso lo
scrittore Limonov colpevole di aver gridato slogan contro il vincitore
Migliaia di persone sono scese in piazza nelle
principali città della Russia per protestare contro i
presunti brogli elettorali 1 che hanno portato al successo di
Vladimir Putin nelle elezioni presidenziali di ieri. Sia a Mosca che a San
Pietroburgo la polizia ha eseguito centinaia di arresti tra gli attivisti.
Fermati nella capitale anche il blogger simbolo
dell'opposizione Alexey Navalnyj, il leader del fronte di sinistra Sergei
Udaltzov, l'attivista ambientalista russa Yevgenia Chirikova e lo scrittore
Eduard Limonov. Le manette nei confronti di quest'ultimo e nei confronti di un
gruppo di contestatori sono scattate non appena i manifestanti hanno cominciato
a scandire slogan contro il premier, tra cui "Russia senza Putin".
Non si conosce invece il motivo formale del fermo di Navalnyj che è riuscito
comunque a mandare un twitt: "Ciao a tutti dal furgone della polizia"
ha scritto. Poi, in un secondo messaggio, ha aggiunto: "Dove mi stanno
portando per ora non è chiaro. Al momento siamo su piazza Pushkin".
Navalnyj era già stato arrestato e condannato a 15 giorni di prigione per aver
guidato una marcia non autorizzata dopo le elezioni legislative.
La portata delle proteste è stata sminuita dalla polizia, che in un primo momento ha parlato di appena 5 mila persone (saliet poi a 14mila) scese in piazza Pushkin insieme oltre che con Navalnyj con
La portata delle proteste è stata sminuita dalla polizia, che in un primo momento ha parlato di appena 5 mila persone (saliet poi a 14mila) scese in piazza Pushkin insieme oltre che con Navalnyj con
l'ex vice premier Nemtsov. Ben più massicce, sempre
secondo la versione delle forze dell'ordine, sarebbe stata invece una
manifestazione di sostegno a Putin che avrebbe richiamato sulla piazza del
Maneggio, a ridosso del Cremlino, 15mila moscoviti. Gli organizzatori
rivendicano invece la presenza di almeno 20 mila oppositori in strada.
Mosca è comunque in stato di assedio con il continuo sorvolo di elicotteri, migliaia di poliziotti in assetto anti-sommossa, decine di pullman e camion delle forze dell'ordine, metal-detector e transenne ovunque. Misure di sicurezza imponenti che hanno fortemenre rallentato l'afflusso dei manifestanti in piazza Pushki e che hanno impedito il piano di organizzare un girotondo intorno al Cremlino, annunciato da alcune frange dell'opposizione come azione di protesta. Gli oppositori si erano dati appuntamento per le 19 (ora italiana) ma sulla piazza del maneggio all'ora indicata, c'era un poliziotto ogni metro.
Mosca è comunque in stato di assedio con il continuo sorvolo di elicotteri, migliaia di poliziotti in assetto anti-sommossa, decine di pullman e camion delle forze dell'ordine, metal-detector e transenne ovunque. Misure di sicurezza imponenti che hanno fortemenre rallentato l'afflusso dei manifestanti in piazza Pushki e che hanno impedito il piano di organizzare un girotondo intorno al Cremlino, annunciato da alcune frange dell'opposizione come azione di protesta. Gli oppositori si erano dati appuntamento per le 19 (ora italiana) ma sulla piazza del maneggio all'ora indicata, c'era un poliziotto ogni metro.
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