Ho letto questa
notizia che trovo atroce - perché mostra il livello di inciviltà e di assoluta
mancanza di considerazione per la persona - della signora Ombretta, morta a
seguito del continuo stress procurato dall’inciviltà dei frequentatori della
movida milanese.
Tralascio al
momento il mio parere su Pisapia e, più in generale, il Comune di Milano. Mi
limito solo a dire che sono stata e sono ancora convinta dell’inettitudine di
Letizia Moratti, ma, non sono convinta che Pisapia saprà mostrarsi
concretamente diverso.
Vorrei invece
soffermarmi su una parte di articolo che ho letto in questo sito: http://www.milanosmarritatv.net/ che
pubblica, appunto, il testamento di Ombretta (soprannominata Odette)
Proprio in merito
alla situazione subita dalla signora che abitava al Ticinese, si confida sull’arcivescovo di Milano
cardinale Angelo Scola: “Solo cardinale
di Milano potrà salvare gli anziani di Milano da questi veri e propri omicidi
da parte del clan dei localari” e gli si rivolge il seguente appello: “Chiediamo
l’intervento chiarificatore del cardinale di Milano, il successore di Ambrogio,
il cardinale Scola. Che ricordi a tutti quali sono i valori: la vita di un
anziano, prima del diritto (supposto) di vendere alcolici di notte ai
ragazzini, e senza magari emettere scontrini fiscali”
Ora.
Premesso che i
diritti non sono solo degli anziani, il fatto che si rivolga questo appello al
cardinale Scola – noto ciellino - mi fa
ridere. Talmente ridere che ho rischiato l’appendicite acuta.
Per questo motivo.
Da notizie in mio
possesso, pur non rientrando nella fattispecie gravissima che ha coinvolto la
signora Ombretta, tra i locali milanesi che
effettuano schiamazzi alla quiete pubblica ve ne sono alcuni collegati alla Compagnia
delle Opere, associazione nata da Comunione
e Liberazione, a cui “appartiene” (parola che tanto piace ai ciellini) l’arcivescovo
di Milano Angelo Scola.
A questo punto, non resta che attendere la risposta del cardinale. Sono proprio curiosa...
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