Sono sempre più "convertita" alle teorie del Lombroso. Guardare la faccia di Lombardi e
capire in cosa può rendersi “disponibile”…
Il Prefetto di Milano e
l'Olgettina, appuntamento sprint con parcheggio
Grazie alla raccomandazione di "Papi",
Marysthell ottiene un colloquio con il rappresentante dello Stato. Gian Valerio
Lombardi. Tempi rapidissimi e massima deferenza. Compreso l'immancabile
"Mi saluti il presidente". E la ragazza potrà sistemare l'auto
in Prefettura
"Come sta,
signora... Come posso esserle utile?". E' (con tutto il rispetto) il
macellaio? O il pizzicagnolo?. No, è Gian Valerio Lombardi, nonostante tutto
ancora oggi prefetto di Milano. E la signora (sempre con tutto il rispetto) è
Marysthell Garcia Polanco, olgettina di complemento tra le più fedeli (e anche
le più esose) di "Papi". Quella a cui Berlusconi non sa mai dire di
no anche quando il buon gusto, la discrezione, il senso dello Stato o almeno la
decenza esigerebbero maggiore prudenza. Ma Marysthell, da diversi anni in
Italia, si è messa in testa di arrivare alla cittadinanza. E quando vuole,
chiede. E ottiene.
Ottiene, almeno una corsia (e parcheggio) decisamente preferenziale,
quella tracciata dal presidente del Consiglio che ai primi di dicembre informa il rappresentante dello Stato nella capitale morale d'Italia che la signora Marysthell Garcia Polanco telefonerà, chiederà cose... E si dovrà aiutarla. Che tutto questo sia accaduto, lo si legge nelle carte processuali e serve da antefatto alla meravigliosa serie di tre telefonate che Repubblica.it pubblica in esclusiva. Meravigliosa perché istruttiva quant'altre mai: uno spaccato di sfascio delle istituzioni in salsa e prosopopea lombarda, condito appunto da un servile "come posso esserle utile?" e da un'immancabile e gioioso "mi saluti il presidente!". Se i prefetti avessero una prefettizia spina dorsale, almeno qualcuno di loro avrebbe potuto (dovuto) ribellarsi quando questa storia venne fuori e fu raccontata con dovizia di particolari, da tutti i giornali. Non ultimo il fatto che in casa di Marysthell erano stati trovati 12 chili di cocaina e il suo fidanzato era appena stato condannato a otto anni. Questa volta, in più, c'è l'audio che aiuta a capire meglio....
"Posso parlare col Prefetto?". La prima telefonata risale al 6 dicembre. Il prologo è un dialogo surreale tra Marysthell Polanco (che dice e non dice) e la segretaria del Prefetto (che sa che lei dovrebbe dire, ma non si decide a dire). Farla breve, Marysthell chiede di parlare col Prefetto "personalmente" e la segretaria (che ha ricevuto un preciso input in merito) cerca di capire se questa Garcia Polanco è proprio quella raccomandata dal premier... In cuor suo, forse, la solerte segretaria spera di no e, per questo tergiversa, chiede, indaga. Finché Marysthell sbotta: "... Chiamo da parte del presidente Berlusconi". Aaahhh, allora tutto cambia e la segretaria si prostra immediatamente mentre l'impegnatissimo ("ha una riunione") Prefetto, diventa immediatamente disponibilissimo e si precipita, garrulo, al telefono: "Come sta, signora... Come posso esserle utile?". Marysthell vuole un appuntamento e, con una breve discussione si fissa per giovedì 9 dicembre. Ora, signori, è il 6 dicembre 2010: provate voi, albanesi, romeni, tunisini, senegalesi, ma anche italiani, a farvi ricevere dal Prefettto di Milano nello stretto giro di 72 ore. Potenza dell'aiutino berlusconiano...
"Lei può entrare in macchina". Trovare un parcheggio nel centro di Milano, oggi, si sa, è impresa disperata. Ci vuole fortuna. E chi più fortunato di un'olgettina raccomandata da "Papi"? La segretaria del Prefetto Lombardi conosce bene le regole del gioco e le ricorda a Marysthell Garcia Polanco in una telefonata del 13 gennaio 2011. E' senza voce la pubblica impiegata, ma quella poca a disposizione la profonde nello spiegare a Marysthell: "Lo sa, signora, che può entrare in macchina? Non perda tempo a cercare un parcheggio. Lei può entrare in macchina dal Prefetto".
"Scusi se la disturbo". Ancora la segretaria di Lombardi e Marysthell. E' il 17 gennaio, la ragazza ha già avuto un primo appuntamento con Lombardi ai primi di dicembre. Il problema si è rivelato più complesso del previsto. I tempi per la cittadinanza non ci sono perché manca la continuità necessaria di residenza in Italia. La cosa, però, non si è chiusa col primo verdetto negativo e si cerca di costruire un percorso comunque relativamente rapido. La segretaria vuol fissare l'appuntamento per l'indomani: "Alle 12,30 o alle 18,30? Quando preferisce". Marysthell opta per il tardo pomeriggio. E la funzionaria prefettizia, già che c'è le ricorda la questione del parcheggio: "Lo, sa che può entrare in macchina? Per gli impegni del Prefetto, tutti entrano in macchina".
Nessun commento:
Posta un commento