da: Sole 24 ore
Mediaset, la pubblicità
frena l'utile
Scivolone di Mediaset nella prima parte del 2012. Con utili quasi
azzerati in Italia, rimangono i profitti di Telecinco a cercare di mitigare
l'impatto della crisi. Il bilancio del colosso tv a fine marzo chiude con una caduta dell'85% dei profitti, scivolati da 68 a 10 milioni. Numeri
che confermano, nei fatti, l'allarme utili per il 2012 già lanciato a marzo: i
profitti saranno più bassi di quelli del pur difficile 2011. Per anni, mentre
la carta stampata perdeva terreno, la tv è stato l'unico baluardo
all'impoverimento dell'industria dei media: ora anche il gruppo presieduto da
Fedele Confalonieri e guidato da Piersilvio Berlusconi è investito dalla
recessione. Il giro d'affari scende del 13% a 977 milioni da 1,12 miliardi del
2011. Ma il grosso del contraccolpo è sulla marginalità: l'utile operativo lascia sul terreno circa 100 milioni e cade a 39
milioni con un calo del 71 per cento. Il margine è appena il 4%, dal 12,2%
del 2011. L 'ultima
riga di bilancio mostra un utile di 10,3 milioni, la metà di quelli attesi dal
mercato, contro i 68,4 dell'anno scorso. C'è anche qualche segnale positivo: i
debiti scendono di un centinaio di milioni (da 1,77 a 1,67 miliardi) grazie
un'abbondante generazione di cassa (256 milioni contro i 160 milioni del 2011).
Il malato grave è l'Italia, dove il mercato
pubblicitario è in mezzo alla bufera: la raccolta accusa un calo del
10% e sarà così per almeno i primi cinque mesi dell'anno ha anticipato
Luigi Colombo della concessionaria Publitalia. Gli introiti pubblicitari sono scesi
a 623 milioni dai 693 di dodici mesi prima. Non ci sono quasi utili, praticamente azzerati, a 1,5 milioni contro i 51 dell'anno scorso.
Soffre anche la pay-tv: Mediaset Premium ha visto calare i ricavi da135 a 131 milioni. La tv
a pagamento, ha osservato il cfo Marco Giordani,
Soffre anche la pay-tv: Mediaset Premium ha visto calare i ricavi da
«è in calo forse per la prima
volta nella sua storia per le condizioni dell'economia. Nelle nostre stime
anche Sky sta arretrando in modo analogo». Per contrastare il trend di abbonati
in contrazione, la strategia sarà di avere meno clienti ma che singolarmente
spendono di più. Nota positiva la nuova
divisione Ei Towers (per la prima volta consolidata dentro al gruppo) ha
apportato 56 milioni di ricavi
aggiuntivi (in crescita rispetto a 38,96 del 2 quando era ancora la Dmt di
Alessandro Falciai).
L'annunciato piano di taglio dei
costi, indispensabile per recuperare margini in un contesto di consumi in
calo ha già dato qualche primo effetto
perché nei primi tre mesi i costi
operativi sono scesi del 4,4% a 466 milioni. A mitigare il brusco calo
dell'Italia, l'andamento della Spagna,
dove il rallentamento è stato meno vistoso: anche nella penisola iberica
scendono i ricavi (da 266 a
218 milioni), ma Telecinco ha
regalato un utile di 21,1 milioni, dimezzato sì dai 40 dell'anno prima ma sostanziosi rispetto al risicato milione
e mezzo dell'Italia.
Quanto alla questione delle frequenze
tv, c'è da aspettare cosa deciderà l'Agcom. «Al momento - ha affermato
Giordani - non conosciamo tempi, procedure e prezzi. Tutto può accadere. Se le
frequenze, come leggiamo sui giornali, saranno per tre anni non siamo
interessati, se saranno perenni sì».
I DATI
977,8 milioni
I ricavi trimestrali del gruppo
Nel primo trimestre del 2012 il gruppo Mediaset ha registrato un
fatturato di 977,8 milioni, in calo rispetto ai 1.112,1 milioni dello stesso
periodo del 2011. In
particolare, in Italia i ricavi sono scesi a 760,2 milioni (da 846,3)
10,3 milioni
10,3 milioni
Utile del primo trimestre 2012
Il risultato netto del primo quarto dell'anno è stato per il gruppo
Mediaset pari a 10,3 milioni, in netto calo rispetto ai 68,4 milioni di un anno
fa. In assenza di segnali di miglioramento, l'utile 2012 sarà inferiore a
quello del 2011.
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