Nel
corso di un dibattito pubblico con il commissario europeo Olli Rehn è stato
chiesto a Monti se fosse preoccupato dei crescenti suicidi per ragioni
economiche.
La sua risposta è stata: “dovrebbe preoccupare molto più chi ha
portato l'economia italiana a questo stadio che non chi cerca di farla
uscire".
Ovviamente, tali parole sono state “tradotte” come: dei
suicidi sono responsabili coloro che mi hanno preceduto in anni e anni.
Inevitabile, la successiva precisazione di Monti che
spiega che intendeva riferirsi in generale all’insieme dei drammi umani
generati dalla crisi.
La sostanza non cambia. Monti ritiene – e non ha certo
torto – che della situazione economica di crisi sia responsabile la classe
politica che l’ha preceduta. Ovviamente, senza distinzione tra destra e
sinistra.
Se questo è indubbio, è altrettanto in dubbio che oggi la
patata bollente è in mano a Monti e i suoi ministri. E’ loro la responsabilità
delle soluzioni adottate per gestire la crisi e, ovviamente, di chi le vota e
approva in Parlamento.
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