giovedì 8 marzo 2012

Mediaset, Fedele Confalonieri contro Google


‘Zio Confi’, cioè Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, nel corso di un’audizione alla Camera: «Non abbiamo intenzione di diminuire i nostri investimenti, né di ridurre il personale, ma se calano io fatturato e i profitti è una conseguenza fatale. E’ un’ipotesi, ma faremo di tutto per non farlo.»

Secondo quanto riporta Italia Oggi, il concorrente più pericoloso per Mediaset non è la Rai, né Sky, né La7 ma…Google.

«Ci preme impedire che realtà globali alla Google lucrino sulla visione di contenuti illegali vendendone pubblicitariamente i contatti. Google non paga i contenuti che poi vende pubblicitariamente, non paga le infrastrutture su cui la propria offerta passa, e, grazie a una situazione da apolide amministrativo, non paga neppure le tasse. Certo non lo fa in Italia, pur se il fatturato supera il miliardo».

Osservazione…
Qualcuno  dovrebbe essere così cortese da ricordare a Confalonieri che Google non c’è da un anno. Vale a dire: Google è un concorrente da anni. Eppure, negli anni scorsi, né Confalonieri né Piersilvio Berlusconi hanno protestato per questa condizione di mercato indubbiamente favorevole per Google.
Unitamente a quanto sopra, qualcuno sia cortese da fare una domandina a zio Confi: non sarà che l’attrattiva pubblicitaria di Google corrisponde alla tipologia di prodotti e servizi che offre?
Come sempre, Mediaset non si interroga sul prodotto che fornisce. Mediamente di scarsa qualità. Perché rappresentativo del modello culturale del berlusconismo che, prima abbandonerà, prima gli consentirà di recuperare profitti.  

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