‘Zio Confi’, cioè Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, nel corso di
un’audizione alla Camera: «Non abbiamo
intenzione di diminuire i nostri investimenti, né di ridurre il personale, ma
se calano io fatturato e i profitti è una conseguenza fatale. E’ un’ipotesi, ma
faremo di tutto per non farlo.»
Secondo quanto
riporta Italia Oggi, il concorrente
più pericoloso per Mediaset non è la Rai, né Sky, né La7 ma…Google.
«Ci preme impedire che realtà globali alla Google
lucrino sulla visione di contenuti illegali vendendone pubblicitariamente i
contatti. Google non paga i contenuti che poi vende pubblicitariamente, non
paga le infrastrutture su cui la propria offerta passa, e, grazie a una
situazione da apolide amministrativo, non paga neppure le tasse. Certo non lo
fa in Italia, pur se il fatturato supera il miliardo».
Osservazione…
Qualcuno
dovrebbe essere così cortese da ricordare a Confalonieri che Google non c’è da
un anno. Vale a dire: Google è un concorrente da anni. Eppure, negli anni scorsi, né Confalonieri né
Piersilvio Berlusconi hanno protestato per questa condizione di
mercato indubbiamente favorevole per Google.
Unitamente a
quanto sopra, qualcuno sia cortese da fare una domandina a zio Confi: non sarà che l’attrattiva pubblicitaria di
Google corrisponde alla tipologia di
prodotti e servizi che offre?
Come sempre, Mediaset non si interroga sul prodotto
che fornisce. Mediamente di scarsa qualità. Perché rappresentativo del modello culturale del berlusconismo che,
prima abbandonerà, prima gli consentirà di recuperare profitti.
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