Fornero: accordo in settimana. Resta Cigs ma non per
fine attività
Subito nuovi ammortizzatori sociali. Obiettivo
governo? Riduzione strutturale disoccupazione al 4-5% strutturale
La cassa
integrazione straordinaria (Cigs) sarà riformata e non scomparirà. Ma non sarà
più prevista nel caso di cessazione di attività. E' questo l'impianto della
nuova Cigs che il ministro del Welfare, Elsa Fornero, ha illustrato alle parti
sociali nel corso del tavolo di confronto sottolineando come quella appena
iniziata è "la settimana decisiva per la definizione dell'accordo"
per la riforma del mercato del lavoro. Per quanto riguarda i nuovi
ammortizzatori sociali partiranno già quest'anno e andranno a regime nel 2015 e
non nel 2017 così come era stato precedentemente detto.
Con l'accordo "l'obiettivo del governo è la riduzione strutturale stabile del livello di disoccupazione, portandolo al 4-5% strutturale", ha detto Fornero spiegando che "questo è un tassello essenziale ai fini della crescita".
Fornero ha poi annunciato che "il presidente Monti e il ministro del Lavoro intendono chiudere tra il 21 e il 23 marzo. Il governo - ha proseguito Fornero - ha sempre lavorato per un accordo con le parti sociali.
Questo è l'obiettivo. Per questa prospettiva lavoriamo in questa ultima fase". Per centrare l'obiettivo della crescita è necessario "un forte coinvolgimento del sud", ha poi affermato Fornero secondo cui "non c'è crescita senza equilibrio tra nord e sud".
Secondo il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, nessuno è interessato a fare un accordo separato. "Non ho mai fatto accordi separati - ha detto Bonanni - se qualcuno si separa all'ultimo momento è un fatto da chiedere a lui. Non è interesse di nessuno, né del governo né delle parti sociali, fare un accordo separato". Bonanni ha aggiunto che "al punto in cui siamo, in un'Italia che non ha più ossigeno, spero e credo che nessuno abbia voglia di non assumersi le proprie responsabilità. Noi siamo qui per trovare le condizioni di garanzia per i lavoratori, anziani e giovani".
Sui due miliardi di euro che il governo sarebbe disposto a mettere sul tavolo per finanziare i nuovi ammortizzatori sociali "penso ci sia un equivoco", ha precisato Bonanni, secondo cui queste risorse servono "per la cassa integrazione in deroga". Bonanni ha spiegato che "su questa somma si stanno creando degli equivoci, che dovrebbe essere il governo a chiarire. I due miliardi che il governo dovrebbe sborsare sono le risorse che da tre anni e mezzo servono per coprire la cassa in deroga".
Il numero uno della Cisl ha aggiunto: "Non vorrei che ci fossero eccessive aspettative nei confronti di un governo che ha i guai che ha e che ha il compito principale di riassorbire il deficit di bilancio".
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