da: la Repubblica
"La
Catturandi", la nuova Piovra: ora anche gli eroi nascondono qualcosa
Sul set della fiction che
andrà in onda su RaiUno la prossima stagione. Nel cast Leo Gullotta, Massimo
Ghini, Anita Caprioli, Alessio Boni
di Silvia
Fumarola
Sulla terrazza del Grand Hotel Villa Igiea,
tra i turisti che fanno colazione, mare da cartolina e sole a picco, il
vicequestore Massimo Ghini raggiunge l'imprenditore Alessio Boni: "So che
lei è qui per un contratto, un grosso affare legato alle pale eoliche. Risulta,
da nostre indagini, che possa essere stato avvicinato da mafiosi". Boni
dissimula lo stupore, nega. Ghini continua a metterlo in guardia, poi lo
saluta: "Per qualsiasi cosa, si rivolga a noi. È meglio". Catturandi
è la nuova Piovra della Rai. Stavolta l'epica lotta tra Stato e mafia è
raccontata dal punto di vista della Catturandi, squadra d'élite della Polizia
deputata all'arresto dei grandi latitanti.
Il regista Fabrizio Costa gira la serie in
sei puntate che andrà in onda la
prossima stagione su RaiUno e che segna una
svolta nella linea editoriale del servizio pubblico. Come nelle fiction
americane in cui il protagonista è "doppio", da Dexter a House of
cards, i personaggi sono complessi, riservano sorprese: i buoni non sono solo
buoni, i "cattivi" come l'avvocato vicino a Cosa Nostra interpretato
con maestria da Leo Gullotta (che lo definisce "una faina") non hanno
la faccia feroce. La faina si muove felpata tra i saloni dell'ex villa
appartenuta alla famiglia Florio. "Questa serie propone un gioco di
scatole cinesi" spiega l'attore siciliano, "perché come insegna
Pirandello in Uno, nessuno e centomila, niente è come appare. L'avvocato custodisce
le chiavi di tutti i segreti, conosce il passato e la verità, mentre la polizia
segue il suo percorso. La sceneggiatura era veramente interessante".
Se nella Piovra il cattivo Tano Cariddi
(Remo Girone) muoveva i fili, qui anche chi, in apparenza, si presenta come
vittima potrebbe avere qualcosa da nascondere. Ma soprattutto il tema del
"doppio" si applica a tutti i personaggi: Ghini è un bravo poliziotto
trasferito a Palermo con la macchia di un processo dopo le violenze al G8 di
Genova, la tenace Palma Toscano (Anita Caprioli), donna che guida la squadra
Catturandi, oltre a fare i conti con i fallimenti della sua vita privata è
tormentata dalla misteriosa morte del padre, su cui continua a indagare. Era
davvero un eroe? L'uomo da stanare è il superlatitante Sciaccia (Vincenzo
Amato), ricerca lunga e laboriosa, piena di reti di protezione come di
trappole. "Innoviamo i generi televisivi, in questo caso il poliziesco con
la contrapposizione tra legalità e illegalità, lavorando sui personaggi, perché
abbiano sfaccettature ricche. Il soggetto, scritto da Luca Rossi, Alessandro
Fabbri e Valeria Colasanti, ci è stato presentato come un romanzo di cento
pagine, anche questa è una novità. La storia di un imprenditore del Nord dal
passato misterioso che sbarca in Sicilia per un affare è solo la prima lettura:
ci è piaciuto quello che si muove dietro e poter raccontare i poliziotti
"invisibili"".
Ghini è rimasto colpito dall'incontro con gli uomini della Catturandi di Palermo, "stanno 24 ore al giorno seduti davanti ai monitor e sanno interpretare il silenzio. Mi hanno spiegato che spesso è più interessante quello che non si dicono, i mafiosi che sospettano di essere intercettati cambiano il modo di comunicare. Anche un sospiro può essere determinante. Prima delle riprese ho avuto la fortuna di incontrare Renato Cortese, capo della Squadra mobile romana, che lavorò alla cattura di Provenzano. Immaginavo una scena da film western, con le pistole in pugno: Cortese è entrato nel casolare col sigaro tra le dita. Fantastico".
Prodotta da Rodeo Drive e RaiFiction, la serie in sei puntate racconta come la mafia giochi su tavoli diversi e come gli investigatori, di conseguenza, abbiano cambiato il modo di indagare. A capo del gruppo (come in Squadra antimafia di Canale 5), una donna. "Mi è piaciuto il tema del doppio" racconta Anita Caprioli "perché porta molta verità. Più che l'azione, in questa storia in cui tutti hanno qualcosa da nascondere è interessante la psicologia dei personaggi. Puoi essere davvero forte se conosci la tua fragilità e Palma, l'investigatrice, che sul lavoro è decisa, appassionata, piena di intuizioni, nella vita ha meno certezze. Mi fa piacere che la linea editoriale di RaiFiction dia spazio alle donne, senza stereotipi: le eroine inciampano. Catturandi è un thriller pieno di svolte improvvise, in cui non puoi dare niente per scontato".
"Secondo me lo sforzo della tv generalista" aggiunge Boni "dovrebbe essere proprio quello, attraverso la fiction, di proporre la complessità: è sempre più interessante. Negli eroi come nei personaggi negativi". "È un racconto sulla mafia e sugli uomini che la combattono" spiega il regista Fabrizio Costa, "nella finzione come nella realtà non è tutto bianco e nero. Leggendo il copione ho imparato molte cose sul lavoro paziente, accurato, dei poliziotti che fanno sacrifici enormi, anche personali. Non credo ci siano dubbi su chi sono i buoni".
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