martedì 23 settembre 2014

Isis: gli Usa hanno fatto scattare la campagna aerea in territorio siriano




di Mario Di Matteo

Nella notte è scattata la campagna aerea americana in territorio siriano per contrastare l’Isis. A combattere a fianco degli usa anche alcune aviazioni di diversi paesi arabi ma nessun alleato occidentale.
Le prime azioni hanno puntato alla zona di Raqqa, quella che è considerata la roccaforte dei jihadisti del Califfo, per poi ampliare l’attacco in zone più lontane. I velivoli utilizzati dagli americani sono stati F16, F 15, F18, bombardieri B1 e Av 8 Harrier con l’appoggio, indispensabile, degli aerei da rifornimento. Il presidente americano Barack Obama, stando a quanto dichiarato dall’ammiraglio Kirby, ha annunciato come “la decisione di condurre i raid aerei è stata presa oggi dal comandante del Comando centrale Usa sulla base dell’autorizzazione ricevuta dal Comandante in capo”.
“Non è una guerra che riguarda solo l’America. Abbiamo sventato un complotto di al Qaida in Siria contro gli Stati Uniti e i nostri alleati”, ha detto il presidente Usa Barack Obama commentando l’inizio dei raid in Siria condotti insieme ad alcuni Paesi arabi.


Stando a quanto dichiarato dal sito online dell’agenzia di stampa Ansa, “gli Usa avevano individuato almeno 20 obiettivi da colpire nella prima ondata di bombardamenti in Siria, che fa seguito ad una campagna avviata già lo scorso 8 agosto contro obiettivi dell’Isis in Iraq”.
Gli obiettivi presi di mira dall’aviazione americana si troverebbero nel “cuore” dello Stato islamico, dove sarebbero presenti oltre a veri e propri centri di comando anche campi di addestramento e di depositi di armi e munizioni.

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