Gli artisti, e gli
uomini, non escludono. Non hanno il timore di certe “presenze scomode”. Gli
artisti, le persone, includono. Nella scorsa edizione del suo spettacolo -
degno di una prima serata del sabato sera (trovate i video nella categoria 'Video Musica Massimo Ranieri') - Ranieri aveva
invitato Morgan e con lui aveva duettato in una nuova
versione di ‘O sole mio’, oltre a interpretare alcuni tra i brani più belli e
immortali della musica italiana.
Per questa seconda
edizione, da sabato 13 settembre su Rai1 alle 21.15, Massimo Ranieri – Artista e Persona - ha deciso di includere Marco Castoldi in arte
Morgan. Ci sarà anche anche Simona Molinari, bravissima interprete, che spero
in tanti già conoscano, ma qualora non fosse così, avranno modo di apprezzarne
il talento, lo stile.
da:
Telepiù
Porto in tv la grande
musica
Era lo scorso
gennaio quando Massimo Ranieri portò su Raiuno tre prime serate, titolo Sogno e son desto, che ebbe un grande
successo. Ora si fa il bis: dal 13 settembre lo spettacolo torna in scena, per
altri tre sabati, con i medesimi ingredienti: musica, ospiti, recitazione,
comicità. «Ma in particolare musica» specifica lui, il mattatore, «perché la
gente mi conosce soprattutto come cantante».
Che
differenze ci sono rispetto al primo Sogno e sono desto?
«La presenza del mio
amico Morgan: sarà il compagno di viaggio di tutte e tre le puntate. E in
questo viaggio alla prima fermata salirà quella deliziosa cantante che è Simona
Molinari. Morgan e io faremo dei duetti scegliendo fra canzoni e autori che
piacciono a entrambi, e quando sarà possibile faremo dei terzetti con Simona».
«Solo persone
meravigliose di cui sono amico. Gianna Nannini, Tullio De Piscopo, Elisa, Marco
Masini, Michele Zarrillo, Pino Daniele, Elio e Caparezza. A parte Rava e Di
Battista, tutti nuovi. Cerco di non ripetermi mai. E’ una cosa che ho sempre
fatto, anche a costo di scontentare chi mi sta intorno».
Lei
ha alle spalle cinquant’anni di spettacolo di ogni tipo. Prima di entrare in
studio in diretta ha ancora l’ansia?
«No, perché per me è
tutto uno splendido gioco. Alla base dei miei spettacoli c’è la vita, l’uomo».
Che
aspettativa avete per gli ascolti?
«Non lo faccio con
quello spirito. La prima volta siamo riusciti a tenere testa anche a Maria De
Filippi. Immagino che la Rai si attenda un risultato analogo, se poi ci sarà
uno spettatore in più avremo vinto ancora. E se poi va male, pazienza. Volterò
pagina: altro giorno, altra storia».
Cosa
la aspetta dopo queste tre serate?
«Riprendo il mio Riccardo III, da Shakespeare, con cui ho
debuttato l’anno scorso. Credo che sia la soddisfazione più grande di tutta la
mia carriera. L’ho ridotto della metà e l’ho trasformato in una specie di film
noir degli Anni 40. Anche la regia è mia: una vera incoscienza. Ma in questo
lavoro bisogna sempre averne e continuare a buttarsi senza paracadute. Da
ottobre saremo a Firenze, poi a Bologna, Roma e Napoli».
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