da: la Repubblica
Incantati dalla Birmania e
disinteressati a tutto il resto
Rimane sempre il dubbio che l’efficacia e
la difficoltà sarebbero maggiori viaggiando tra certe periferie marziane, ma Pechino Express 2014, (terza edizione,
RaiDue il lunedì sera, lunghezza sempre insostenibile) rimane l’unico
docureality, o quello che è, deglutibile anche da disinteressati al genere. I
giochi di abilità delle coppie protagoniste (spicca quella degli “eterosessuali”,
a occhio la cosa più progressista che passa in tv) sono a fondo perduto,
contano invece suggestioni visivamente forti, riprese benissimo, su sfondi come
quello birmano per cui ti puoi incantare a guardare colori e angoli di
paesaggio o insegne smandrappate di botteghe, disinteressandoti con gioia di
tutto il resto. Costantino Della Gherardesca rasenta ormai una dimensione di
perfezione metà estranea e metà entusiasta, tra i concorrenti la deejay LaPina
fresca sposa è più rassicurante sulla tenuta del paese di qualunque promessa
ascoltata in un talk show.
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