lunedì 15 settembre 2014

Bruno Tinti, consigli non richiesti al premier: Renzi, se non capisci di giustizia, informati



da: Il Fatto Quotidiano

Altro che ferie: gradi, codici e cancellieri Così è buona giustizia
Consigli non richiesti al premier da un ex magistrato con 40 anni di carriera: “Non ne capisci, ma informati”

Renzi, tu di giustizia non capisci niente. Non è colpa tua perché è un mestiere che non hai mai fatto. Però è colpa tua perché non ti informi o ti informi dalle persone sbagliate. Siccome io ne capisco perché ci ho lavorato per 40 anni, ti spiego in breve cosa non va e cosa si deve fare. Se vuoi approfondire, scrivimi: ci vediamo e io ti chiarisco bene come stanno le cose.  

Il processo civile non funziona perché è troppo lungo. Ed è troppo lungo perché il codice di procedura è sbagliato e perché la gente litiga molto. In realtà litiga molto proprio perché la procedura è sbagliata: chiunque preferisce pagare tra 8 anni anziché oggi. Quindi si deve cambiare il codice di procedura. Non dare retta agli avvocati che su questo codice ci campano: più cose scrivono, più il processo è lungo, più guadagnano. E inoltre più processi ci sono e più guadagnano.  

Per un processo breve ed efficiente servono:   1) un atto di citazione in
cui si spiega tutto e si chiedono tutte le prove.  2) Un atto di risposta in cui si confuta e si chiedono le prove. 3) Il potere del giudice di escludere le prove che non sono necessarie. 4) Una memoria conclusiva per ognuna delle due parti. 5) Una concisa sentenza. 6) L’abolizione dell’appello. Non serve a niente, non è garanzia di decisione più giusta, moltiplica le possibilità di errore. I giudici di Appello non sono migliori, più intelligenti, più preparati di quelli di Tribunale. Non si può sapere se la sentenza “giusta” è quella di primo o di secondo grado. Tempo, soldi e giudici buttati dalla finestra. In Usa, Gran Bretagna e in tanti altri Paesi (se vuoi approfondire ti faccio una lista) non c’è. 7) Ricorso in Cassazione per motivi di diritto. In questo modo il numero dei processi si dimezzerà, il numero dei magistrati che li tratteranno si raddoppierà, i tempi del processo potranno diminuire fino a 2 anni. Inoltre non si sarà speso nemmeno un euro. Se poi ti avanzano un po’ di soldi, assumi cancellieri: le attività amministrative sono una maledizione, cubano un tempo infinito e farle svolgere ai giudici è uno spreco di risorse. 

Il processo penale non funziona perché il codice di procedura è sbagliato. Ci sono troppi gradi di giudizio: indagini, Tribunale della libertà (che può essere replicato N volte), udienza preliminare, Tribunale, Appello e Cassazione. Anche qui, non dare retta agli avvocati: più gradi di giudizio, più lavoro, più soldi. Il tribunale della libertà è inutile; c’è già un giudice che ha controllato le richieste e l’operato del PM: è il GIP. E l’Appello è inutile per le stesse ragioni già viste trattando del processo civile. Se si controlla quello che è già stato controllato, lo capisci anche tu che poi è inutile lamentarsi dei processi lunghi. Un altro motivo per cui il processo penale non funziona è che ci sono troppi reati. Per esempio, tutto il codice della strada (non l’omicidio commesso in violazione delle norme del codice, sia chiaro) deve essere sanzionato in via amministrativa. E così le violazioni ambientali ed edilizie; qui la pena sta nei sequestri, non nella condanna penale che tanto non si sconta perché il reato si prescrive. E tanti altri reati di cui di nuovo ti posso fare l’elenco, se vuoi approfondire. Lo sai che costituisce reato la mancata apposizione nei pubblici esercizi della tabella dei giochi leciti? E lo sai che questo genere di processi si fa con lo stesso codice di procedura che si usa per un processo di omicidio?  Infine il processo penale non funziona perché si fa un uso demenziale delle notifiche (gli avvisi che si devono dare all’avvocato e all’imputato). Costano un sacco di soldi, non vanno mai a buon fine e sono la causa principale dei rinvii delle udienze, dunque della durata del processo penale, dunque della prescrizione dei reati. Anche qui lascia perdere gli avvocati; loro sulle notifiche andate a male ci campano: servono per la prescrizione. Basta prevedere che, alla prima occasione in cui un cittadino è informato di essere perseguito penalmente (arresto, primo interrogatorio, perquisizione, sequestro etc) gli si deve dire che ha il diritto di nominare un avvocato, che se non lo fa ne avrà uno d’ufficio e che tutte le notifiche saranno fatte a questo avvocato; si informi.  
Infine lascia perdere questa storia dei Tribunali che chiudono e delle ferie troppo lunghe dei magistrati. I Tribunali non chiudono, quella che è sospesa per le ferie (dal 1 agosto al 15 settembre) è qualsiasi attività che richiede l’intervento di un avvocato, così lui può andarsene in ferie senza essere angosciato dalle scadenze degli appelli o dagli interrogatori del suo cliente. Invece i termini entro cui depositare le sentenze non sono sospesi: una sentenza emessa il 15 luglio deve essere depositata il 15 agosto, ferie o non ferie; se non lo è, scatta il procedimento disciplinare. Siccome le sentenze continuano a essere emesse fino all’ultimo giorno prima di andare in ferie, i giudici se ne vanno con la valigia piena di fascicoli e, nei primi 15 giorni, spesso anche dopo se non ce la fanno, scrivono sentenze. Capito perché queste intemerate sulla chiusura dei Tribunali e sulle ferie dei magistrati sono una stupidaggine?  Ti resta da capire ancora una cosa: il Vice Presidente del CSM è una figura di garanzia. Per questo deve essere eletto dal Plenum. Se tu paracaduti un tuo sodale di Governo e lo imponi al CSM, la Costituzione te la metti nel taschino. Non sta bene.

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