da: la Repubblica
Il fatto che per il gruppone di affezionati
sia ormai una specie di rockstar non deve trarre in inganno. Franca Leosini
anche all’edizione 14 di Storie Maledette
(Raitre il sabato alle 23.30) è concentratissima sempre sul programma e su come
spostare sempre un po’ più in là il confine del racconto. Perché è quella la
parolina-chiave, racconto, a conferire grandezza, tragica, da paura vera.
Quanta differenza tra le storiacce di nera che abitano orami in tv con
personaggi sempre banali e, invece, la storia partita sabato scorso con
l’inquietante ragazza rinchiusa in ospedale psichiatrico-giudiziario, autrice
nel 2009 di efferato delitto quasi multiplo di famiglia. Leosini guida la
narrazione con rapidi tocchi che portano nei luoghi giusti della memoria. Lei,
la ragazza, racconta dello sdoppiamento criminale di personalità con proprietà
di linguaggio e modi di sbalordire. Storie da Storie maledette, diffidare delle imitazioni.
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