da: la Repubblica
Il
Pdl contro Vendola: "Un'offesa quella fiction pagata dalla Puglia"
"Tutta
la musica del cuore", il capogruppo Palese accusa il governatore e
l'Apulia film commission: "Ha regalato soldi per farci chiamare
mafiosi". La replica: "Un affare per la Regione e c'è un lieto
fine"
È bastata la prima puntata della fiction
"Tutta la musica del cuore", girata a Monopoli e andata in onda
domenica su Rai Uno, per dare vita a una polemica attorno all'Apulia film
commission. A indignarsi è Rocco Palese, capogruppo del Pdl alla Regione Puglia:
"Con tutto il rispetto per gli autori della fiction e per la libertà di
pensiero e di espressione, respingiamo al mittente l'etichetta di una
"Puglia mafiosa" e riteniamo a dir poco vergognoso che la Regione
abbia speso soldi dei cittadini per un megaspot bugiardo che certo non
contribuirà ad attrarre turismo, a migliorare l'immagine della Puglia, a
sostenere la nostra economia".
SONDAGGIO / VOI CHE PENSATE ?
SONDAGGIO / VOI CHE PENSATE ?
Non solo. Nel mirino di Palese la stessa
entità del finanziamento: "150mila euro: tanto hanno speso inconsapevolmente
i cittadini pugliesi - accusa - per vedere l'immagine di una Puglia
"mafiosa" in prima serata e per sei serate su Raiuno nella fiction
Tutta la musica del cuore ambientata a Monopoli, anche se nel film il Comune si
chiama Montorso forse proprio per evitare querele, cofinanziata da Apulia Film
Commission, quindi dalla Regione Puglia, nel 2010 e in onda da domenica in
prima serata su Raiuno".
Secondo Palese, il finanziamento di Apulia Film Commission alla fiction è stato "il finanziamento più alto in assoluto concesso da Apc nel 2010". Nella fiction, nella quale - sottolinea Palese - sono ben riconoscibili luoghi della Puglia - "si fa continuo riferimento ad un territorio mafioso e al fatto che la scuola è una trincea contro il reclutamento dei giovani da parte della mafia. Si dà una immagine della Puglia assolutamente negativa e completamente falsa".
"L'impatto - continua tra l'altro Palese - in effetti è alto, ma altamente devastante! Si infangano una intera comunità, quella di Monopoli, e tutta la Puglia. Ma qualcuno di Apc legge i copioni prima di concedere i finanziamenti? E, se sì, in base a che cosa si è ritenuto di investire soldi dei cittadini per dare l'immagine di una Puglia mafiosa in prima serata (e per ben sei puntate, quindi almeno 3 settimane) su Raiuno? Che ne dice il Presidente Vendola? È contento che ieri sera oltre 5 milioni di italiani abbiano avuto questa immagine della Puglia e, in parte, pure a spese della Regione?".
A replicare, dunque, l'Apulia film commission. "La fiction "Tutta la musica del cuore", girata fra Monopoli e i comuni limitrofi, ha richiesto 21 settimane di riprese, pari a sei mesi, cui se ne aggiungono due di preparazione, per un totale di otto mesi di lavoro nella nostra regione. L'impatto sul territorio è stato pari a sette volte il contributo erogato ed è quindi il più alto impatto mai realizzato in Puglia, secondo quanto rilevato da uno studio della Fondazione Rosselli. L'Apulia Film Commission ha quindi totalmente assolto al suo compito statutario, ovvero quello di creare sviluppo sul territorio attraverso l'industria audiovisiva. L'Apulia film commission non si occupa di promozione turistica, non deve diffondere l'immagine di un territorio in senso turistico".
Più nel dettaglio, dichiara l'Afc: "La Fondazione invita il consigliere Palese ad unirsi ai 5 milioni e 777mila italiani che hanno visto ieri la prima puntata, per scoprire il prosieguo di una storia che mette prima di tutto al centro la musica, la sua forza espressiva e la sua capacità di essere collante culturale e sociale. Il capogruppo Palese scoprirà un lieto fine che parla di successo, di affermazione degli artisti del Sud e di un conservatorio che si trasforma in un polo di eccellenza".
Quanto al coinvolgimento di Vendola, da parte di Palese, l'Apulia film commission ricorda che il governatore "non ha alcun ruolo nella scelta e nella valutazione artistica dei progetti filmici che fanno richiesta di finanziamento e che vengono, come da statuto, valutati da una specifica commissione esaminatrice, composta da critici riconosciuti a livello nazionale e dai membri del consiglio di amministrazione di Apulia Film Commission".
Mi sembra di poter paragonare questa polemica a quella dei leghisti che negavano la presenza della mafia in genere sul territorio nordico. Abbiamo ben chiaro invece il livello di infiltrazione che abbiamo su appalti e roba varia. La facessero finita di negare l'evidenza e badassero di più ai messaggi positivi che possano venir fuori dalla consapevolezza del battersi tutti insieme contro la criminalità. La musica è arte ,è disciplina e impegno .Tutto il contrario di chi vuole soldi con la prepotenza.Viva la Puglia e tutta l'Italia onesta.CIAO.
RispondiEliminaCiao Sergio
RispondiEliminacondivido il tuo pensiero...grazie per averlo espresso