Non sto a riportare gli articoli degli “eminenti”
giornalisti professionisti che “analizzano” Grillo e il Movimento 5 Stelle.
Sono la fiera dell’ovvio.
Voglio però riportare quest’ osservazione
di Giovanni Valentini (una delle prime firme di Repubblica) da un suo articolo
odierno in Huffington Post: “Il fatto è
che, dall'economia all'ambiente, dal
lavoro alla televisione, il programma a 5 stelle contiene anche numerose proposte giuste e condivisibili, molte
delle quali - per la verità - neppure
tanto originali, insieme anche a diverse
idee impraticabili o strampalate”.
Condivido il concetto e, infatti, questo è
uno dei motivi per il quale…..diversamente da certi giovincelli di mia
conoscenza (che contano anche sul mio voto), il Movimento 5 Stelle non m’induce
a uscire dal mio astensionismo o, nella migliore (o peggiore) delle ipotesi,
accresce la mia indecisione.
L’altro motivo – non certo banale – è che,
con buona pace di Beppe Grillo, dei meccanismi delle aggregazioni web (che
siano per interessi e finalità politiche, o televisive o di gossip non fa
differenza) qualcosa ho capito. E non mi piace il modo con il quale Grillo
coordina questi meccanismi. Però…senza presunzione, ma neppure sentendomi
incapace di analizzare certi comportamenti, ritengo che Grillo cambierà “metodo”
dopo le elezioni. Per quanto mi riguarda, il punto della questione è però il
seguente: ho voglia di scommettere su questo, di concedere una sorta di
fiducia. E, comunque, c’è sempre quel programma che, per certi versi, io trovo “comico”.
E’ che sono anziana…Nel senso che, i 23-25 anni li ho superati da un pezzo. Ergo:
non sono propensa a concedere crediti di fiducia a partiti e/o movimenti che
non mi convincano almeno in una certa misura.
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