da: la Repubblica
L’affondo
di Monti sul lavoro “Il vecchio Statuto va superato”
Più
flessibilità per i contratti. F-35? Li volevano Berlusconi e Prodi.
di Andrea Montanari
La lista Monti vuole mandare in pensione lo Statuto dei Lavoratori.
Introducendo contratti di lavoro a tempo indeterminato più flessibili. La
conferma ieri da Pietro Ichino,
candidato al Senato in Lombardia da Scelta Civica. L’uscita del giuslavorista
ieri durante la presentazione a Milano del programma montiano su lavoro e
welfare. Padrone di casa lo stesso Monti. Ichino non ha dubbi. «L’idea che non si possa toccare una legge di 42 anni fa è da conservatori». Ricorda che
«lo Statuto del Lavoratori è entrato in vigore in tempi in cui internet non
esisteva. Nel frattempo, sono accadute in molti altri campi cose che questa
legge non prevedeva e non poteva prevedere». Il candidato di Scelta civica
precisa anche che «superare non
significa abrogare ». Ma inserire i principi
della legge Giugni del 1970 «in una normativa che tenga conto della
diversità del mondo attuale. Lo schema del programma di Monti sul lavoro è
semplice. «Dare una spallata a una situazione che rompa i vecchi equilibri».
Come? Ichino esclude di voler introdurre un «licenziamento più facile», ma precisa anche di pensare a «un
sistema per cui se un’azienda vuole risolvere un rapporto di lavoro entro
uno o due anni può farlo, ma garantendo
sicurezze che oggi non ci sono». Dalla continuità del reddito alla
previdenza e assistenza intensiva a favore dei lavoratori in uscita. Una novità
che andrebbe oltre la riforma dell’articolo 18 già attuata dal governo
Monti.
Mario Monti, per parte sua, difende
l’operato del suo governo. «Mi vorrebbero mummificato come quello che ama
mettere le tasse. Ora vanno diminuite, ma ci hanno salvato dal fallimento».
Tira una stoccata a Pier Luigi Bersani che aveva chiesto di ridurre le spese
per l’acquisto dei nuovi caccia
americani F35. «Quando si parla di difesa – precisa il Professore – bisogna
evitare di cadere nelle proposte populiste. L’Italia ha aderito a questo progetto nel 1999 con il governo D’Alema
e poi successivamente con Berlusconi. Noi siamo stati gli unici a ridurre gli
F35 da 131 a 90».
L’affondo di Ichino, invece, arriva dopo un
pasticcio. In un paragrafo del programma di Scelta civica, c’è un passaggio che
può prestarsi ad essere equivocato. «Aumentare
l’età pensionabile effettiva». Non quindi quella legale prevista dalla
riforma Fornero. Le agenzie battono lo stesso la notizia. Ichino cade dalle
nuvole. Monti se ne accorge. Visibilmente irritato detta in diretta la
smentita. «Nella presentazione delle linee di politicadi lavoro e welfare di
Scelta Civica Monti per l’Italia non è stata formulata alcuna proposta di
innalzamento dell’età pensionabile ». Ma la frittata ormai è fatta. Tanto che
al termine della conferenza stampa il Professore si intrattiene diversi minuti
con Ichino. Prima di lasciare l’ex fabbrica galvanotecnica costruita nel 1921
scelta come location della presentazione.
In precedenza, Ichino non ha risparmiato
critiche al Pd, il suo ex partito. «Vengo da quella parte, ma quando vedo che
vuole rivedere la riforma Fornero dico che tradisce la funzione per cui è
nato». Per il candidato nella listaMonti, invece, «l’Italia soffre di un
mercato del lavoro che funziona malissimo». Dove «I nostri tassi di nuova
occupazione sono più bassi di quelli dei paesi sottosviluppati».
Il programma di Scelta Civica prevede un
piano straordinario per l’occupazione giovanile. Un’azione a favore
dell’occupazione femminile. Per consentire «alle donne di scegliere tra il
lavoro domestico e quello dipendente». Ichino lo dice chiaro: «A chi crede che
la sicurezza nel lavoro si mantiene con una muraglia, vogliamo contrapporre un
mercato in cui il lavoro si sceglie».
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