Confesso tutta la mia ignoranza.
Prima di ieri, non avevo mai visto
Benedetta Parodi in tv.
Lo so. Il fatto è grave. Pare che vi siano
parecchie italiane che non solo la guardano, ma comprano pure i suoi libri. Lacuna
che si aggiunge a lucana: mai vista, mai letta.
Ma ieri sera, dopo le 19,30, per cause
indipendenti la mia volontà mi imbatto in La7. Butto l’occhio per vedere il
titolo del programma. Deve trattarsi di un documentario della serie “Alla scoperta
di un mondo inquietante”.
E invece no. Si tratta del programma di
cucina di Benedetta Parodi.
A parte la somiglianza fisica con un manico
di scopa, a parte il vestito che pareva una vestaglia della collezione Liolà
dei tempi di Amalia Liana Cambiasi Negretti Odescalchi (Liala), l’aspetto
inquietante sono le ricette. L’uso degli ingredienti. E c’è pure il figurante
del pubblico che interviene chiedendogli chiarimenti, “confrontandosi” con lei
(da neurodeliri)...
No.Dico. Ma Paolo Ruffini, direttore di La7
s’è preso una vacanza mentale. Alquanto prolungata…
Guardare come usa gli ingredienti la sorellina di Cristina Parodi. Il
sale viene sparso come se la pentola fosse invasa da 30 cm di neve.
Non parliamo di burro e olio. Il
galleggiamento del colesterolo. Sapori pochi, miscugli troppi.
Il ministro della Salute Balduzzi che
aspetta a intervenire? E La7, che
aspetta a sostituirla con Suor Germana.
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