Più di 30.000
ungheresi hanno manifestato nei giorni scorsi a Budapest contro l’entrata in
vigore della nuova Costituzione voluta dal governo di Viktor Orban.
Ledaer del partito
di centro-destra Fidesz, forte di una maggioranza di oltre i 2/3 del Parlamento
dopo le elezioni del 2010, Orban ha introdotto controverse riforme della Banca
Centrale, della giustizia, della legge elettorale.
Gli oppositori
parlano di una deriva nazional-populista: sparita la dicitura ‘Repubblica
Ungherese’ che ha lasciato il posto alla sola ‘Ungheria’; esplicito riferimento
a Dio; drastica riduzione delle religioni che possono beneficiare di
sovvenzioni pubbliche; responsabilità retroattiva per i dirigenti socialisti
dei crimini comunisti commessi fino al 1989.
“Il problema di questa
costituzione è che sostanzialmente distrugge l’ordine costituzionale e la nuova
Carta fondamentale è ispirata da un solo partito”.
fonte: Euronews
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