lunedì 9 gennaio 2012

Dal 2011: Milano, Pisapia e i botti di capodanno


Vento nuovo a Milano con la giunta Pisapia.
Ok. Sto anticipando il carnevale (ogni scherzo vale)

Il sindaco di Milano ha emanato una disposizione che vietava i botti di capodanno. Peccato che i negozi di cinesi in Paolo Sarpi brulicassero di deficienti che compravano di tutto di più per riprodurre, dalla mezzanotte in poi, quel clima tipico di bombardamento a Kabul.
Se si voleva fare un’ordinanza seria, bisognava effettuare controlli nei negozi di via Paolo Sarpi e assumere  provvedimenti efficaci per impedire simile commercio.

Ma tu vuoi che uno di sinistra, a capo di una giunta di sinistra, che predica la tolleranza e fratellanza (giustamente) può anche solo limitare il commercio degli stranieri a Milano. Certo che no.

Sarebbe di buon gusto internazionale se si evitassero ordinanze “fumose”. Specchietti per le allodole.
Altro che “vento nuovo”. Neppure ladycapellosempreaposto – al secolo: Letizia Moratti – che, come è noto per chi frequenta assiduamente questo blog, non ha mai goduto della mia stima come amministratrice della città, avrebbe disposto una misura talmente inefficace da risultare inutile.
Che poi i milanesi, in questo non diversi da altri cittadini d’Italia, non abbiano rispettato la disposizione è perché, in senso lato: se il governo è ladro, molti italiani sono farabutti.

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